Jadrolinija, sfiorati i 10 milioni di passeggeri

Il bilancio 2014 dell’armatrice fiumana di proprietà statale: boom di passaggi sulla Spalato-Ancona
Un traghetto della Jadrolinija
Un traghetto della Jadrolinija

FIUME. È stato un discreto 2014 per l’armatrice fiumana Jadrolinija, ancora saldamente di proprietà dello Stato croato. L’anno scorso la compagnia di Palazzo Adria ha registrato un totale di 9 milioni e 990 mila passeggeri (+1,7% su base annua) e 2 milioni e 531 mila veicoli (+3,3%). Le entrate sono state quantificate in 841 milioni di kune, pari a circa 111,5 milioni di euro: cifra superiore di un trascurabile 0,1% rispetto all’anno precedente. Più consistente, anche se non di molto, il calo delle spese, che sono state pari a 832,6 milioni di kune (110,4 milioni di euro), per una contrazione di 0,6 punti.

Un’annata positiva dunque, puntellata anche dall’arrivo di quattro nuove unità che vanno a potenziare ulteriormente la flotta della Jadrolinija. Sono i traghetti Kornati, Bra›, Krk e Mljet, tutti costruiti a Pola negli scali di Scoglio Olivi. Ciascuno può trasportare 616 passeggeri e 145 veicoli.

Contemporaneamente alle new entry, ci sono stati quattro addii per sopraggiunti limiti di età che hanno riguardato i traghetti Liburnija, Mediteran, Kržanka e Jazine. Per quanto attiene ai collegamenti internazionali (+16,5% in fatto di viaggiatori e +16,8% per il trasporto veicoli), i migliori risultati hanno riguardato la Spalato–Ancona. Questa tratta ha potuto vantare la lievitazione del 40% del numero di passeggeri rispetto al 2013. Buoni i risultati anche per la Ragusa (Dubrovnik)-Bari e per la Zara–Ancona. In riferimento alle acque altoadriatiche, da segnalare che vi è stato un calo della movimentazione di mezzo punto percentuale, originato dai lavori di ricostruzione del terminal di Prizna (terraferma), durati 4 mesi e durante i quali si è viaggiato sulla Stinica–Stara Novalja. Le acque dello Zaratino hanno registrato il 6,5% in più di veicoli, mentre nello Spalatino si è avuto sia l’aumento di passeggeri (1,7%) che di veicoli (3,6%).

Il 2014 è stato anche l’anno in cui la Jadrolinija ha dovuto rinunciare a malincuore allo storico collegamento lungoadriatico Fiume–Ragusa, soppressione causata dalla pluriennale diminuzione di passeggeri e mezzi. Solo nel 2014, il ferry Liburnia ha trasportato il 24,3% di passeggeri in meno rispetto all’anno precedente, mentre la flessione per i veicoli ha toccato i 12 punti percentuali. A questo si è aggiunto il totale disinteresse delle municipalità e delle regioni verso l’antica linea, non più supportata finanziariamente da Zagabria che ha dovuto rispettare i provvedimenti in materia dell’Europa comunitaria.

Ultima nota: la Jadrolinija ha 1.689 occupati, di cui 1.224 marittimi. Nel 2017, come già segnalato da questo giornale, la compagnia fiumana dovrà per la prima volta nella sua storia sostenere l’urto della concorrenza straniera per la liberalizzazione del mercato croato.

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