Ivana, anestesista, apre la sua fattoria ai bambini: «Scoprire gli animali è un rimedio anti-stress»
Il medico Ivana Rosato assieme al marito, alla sorella e ai suoi collaboratori fra pony, capre e galline addomesticate
SAVOGNA Nella campagna di Savogna d’Isonzo, a due passi dalla città, c’è un’oasi di natura che diventa indimenticabile esperienza di vita per tanti bambini. Una realtà nata da una grande passione per gli animali e dalla volontà di fare qualcosa di utile per la comunità. Parliamo della Tenuta Mivea, la nuova fattoria didattica e sociale avviata da Ivana Rosato assieme al marito Mario Olivo e alla sorella Virna. Ivana è medico anestesista all’ospedale di Gorizia, mentre Mario è agente assicurativo, e a unirli da sempre è tra le altre cose l’amore per i cavalli, con Olivo che in passato ha organizzato a Gorizia la manifestazione “Cavalli in città” al parco Baiamonti.
I due da tempo possiedono un’azienda agricola a Savogna, e hanno scelto di allevare cavalli per lo sport del salto ad ostacoli. A breve tutta l’attività si sposterà nel nuovo appezzamento da oltre 13 ettari dove si trova, appunto, anche la tenuta per la quale i titolari però hanno già immaginato (e avviato) un presente e un futuro votato al sociale. «Come medico rianimatore, ho vissuto in prima linea questi mesi drammatici della pandemia, e tra le tante cose mi sono accorta anche di quanto le persone, e i bambini in particolare, patiscano lo stress legato al trauma della malattia, ma anche semplicemente al lockdown, alla didattica a distanza, alle tante limitazioni – racconta Ivana –. Così, consapevoli delle difficoltà di genitori, come lo siamo anche noi, che magari ora non possono più contare su tante strutture o iniziative dedicate ai loro bimbi, abbiamo pensato di creare una fattoria didattica e sociale, studiando dei percorsi dedicati ai più piccoli».
Così, Ivana ha seguito corsi per operatrice di fattoria didattica e sociale (Mario è cavaliere e istruttore di equitazione, Virna tra l’altro è educatrice cinofila e nazionale di agility dog), ed è partita l’avventura, che per tutto il mese di agosto e fino al 10 settembre coinvolgerà in “settimane agricole”, di fatto una sorta di centro estivo riconosciuto dall’Ersa, ben 130 bambini tra i 2 e i 16 anni. Tutti hanno l’occasione di vivere intere giornate immersi nella natura, incontrando i cani, i due pony, le due caprette e le otto galline ungheresi addomesticate che vivono nella tenuta, oltre agli oltre venti cavalli ospitati ancora nei box non lontani dell’azienda agricola. «Insegniamo ai bambini a prendersi cura degli animali, dandogli da mangiare, pulendoli, spiegando come vivono e mostrando come approcciarsi a loro – racconta Ivana –. E i bimbi più grandi aiutano i più piccoli, imparando a conoscersi e a relazionarsi. Così il gioco diventa routine ed esperienza».
Lo smartphone? Bandito, durante le ore in fattoria, con i partecipanti che dunque si riavvicinano a quella natura per molti sconosciuta, imparano a rispettare l’ambiente, scoprire gli animali (anche i pipistrelli che abitano le apposite casette o le api ospiti delle arnie dei vicini apicoltori), amarli e trattarli correttamente. «Abbiamo iscritti un po’ da tutta la provincia, e persino dalla Slovenia – dice la titolare della Tenuta Mivea –, e oltre a me, mia sorella e mio marito questa avventura è frutto dell’impegno di Thomas, Ivana e Stella, i nostri collaboratori. Dopo questa prima esperienza vorremmo proporne molte altre, anche dopo l’estate, con appuntamenti culturali o percorsi pensati per i bambini con disabilità».
Riproduzione riservata © Il Piccolo