Istriani in “pellegrinaggio” alla città natale di Tito

POLA. A 36 anni dalla scomparsa, Josip Broz Tito continua a rimanere nel cuore di tanti istriani. Ad alimentare la nostalgia nei confronti della sua figura sono i disagi sociali, con molti giovani costretti a fare le valigie in cerca di maggior fortuna all'estero; e anche la criminalità e la corruzione, fenomeni che - sempre secondo gli estimatori del defunto Maresciallo - ai tempi andati erano ridotti ai minimi termini. Pertanto non deve meravigliare troppo se il 28 maggio oltre venti pullman - dovrebbero essere 25 - partiranno da varie località istriane alla volta di Kumrovec, nello Zagorje croato, la località che diede i natali al padre dell'ex Jugoslavia. Quel giorno si celebrerà la Giornata della gioventù e della gioia nella ricorrenza dell'anniversario della nascita di Tito (il 25 maggio 1892, anche se non vi è certezza sulla data esatta), una festa alla quale si annunciano all’incirca diecimila persone (l'anno scorso furono 8mila) provenienti anche dall'estero, soprattutto Bosnia-Erzegovina e Slovenia. Nella stessa località è stato celebrato il 4 maggio l'anniversario della morte: quest'anno l'Istria era rappresentata dalla delegazione della società Tito di Cittanova, una delle 12 attive sul territorio della penisola.
Tito verrà ricordato anche a Fasana, località dove si è soffermato tantissime volte poiché da qui raggiungeva via mare la sua residenza sulle Isole di Brioni. Per l'occasione è stato preparato un ricco programma presentato dal sindaco Ada Damjanac e dal comitato organizzatore. “Le giornate di Tito a Fasana”, così si chiama la manifestazione, inizieranno domani con l'apertura di una mostra tematica allestita al Centro multimediale. Qui saranno esposti busti di Tito, fotografie, documenti e oggetti vari a testimonianza dei suoi soggiorni o passaggi per la località.
L'appassionato di filatelia del posto Giancarlo Moscarda preparerà una mostra di francobolli raffiguranti il Maresciallo. Tra gli altri contenuti della manifestazione, il raduno popolare e uno spettacolo artistico culturale i cui partecipanti verranno salutati dal colonnello generale Ivan Miskovi„, già stretto collaboratore di Tito. Alla parte celebrativa faranno seguito il rancio partigiano per tutti a base di fagioli, e poi giochi sportivi e tradizionali. E da Umago nei prossimi giorni partirà, alla volta di Belgrado, la Staffetta della gioventù, che all'epoca era il simbolo del rispetto e della devozione del popolo soprattutto dei giovani e giovanissimi verso Josip Broz. Il rito è rimasto, anche se ridimensionato e lontano da microfoni, riflettori e telecamere. (p.r.)
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