Istria e Fiume, centrosinistra ok. L’Hdz si conferma in Dalmazia

L'area si differenzia dal resto del Paese, dove destra e centrodestra trovano consenso
Pula, 29. kolovoza 2016. - Istarski župan Valter Flego na konferenciji za novinare održanoj u ponedjeljak u Puli ustvrdio je kako je od samog oèetka njegovog mandata jako istarsko gospodarstvo bilo jedno od njegovih prioriteta te se sukladno tome u Istri, kako je rekao "konkretnim mjerama u protekle tri godine aktivno radilo na osnaživanju gospodarstva što je rezultiralo rastom izvoza, investicija, poveæanju broja poslovnih subjekata i rastu poslovne dobiti, rastu broja noæenja i smanjenju stope nezaposlenosti“. foto HINA / Daniel SPONZA / mm
Pula, 29. kolovoza 2016. - Istarski župan Valter Flego na konferenciji za novinare održanoj u ponedjeljak u Puli ustvrdio je kako je od samog oèetka njegovog mandata jako istarsko gospodarstvo bilo jedno od njegovih prioriteta te se sukladno tome u Istri, kako je rekao "konkretnim mjerama u protekle tri godine aktivno radilo na osnaživanju gospodarstva što je rezultiralo rastom izvoza, investicija, poveæanju broja poslovnih subjekata i rastu poslovne dobiti, rastu broja noæenja i smanjenju stope nezaposlenosti“. foto HINA / Daniel SPONZA / mm

FIUME L'istriano Valter Flego, la fiumana Romana Jerković e il lussignano Tonino Picula. Sono i tre politici croati, dei dodici in totale, che andranno a rappresentare l'area nordadriatica all'Europarlamento. L'esito del voto per le Europee in Istria e nel Quarnero ha portato un’ulteriore conferma del sostegno che tradizionalmente danno al centrosinistra le due regioni, riluttanti ad allinearsi al resto della Croazia dove destra e centrodestra trovano larghi consensi tra la popolazione. L'altra area adriatica, la Dalmazia, resta invece fedele all’Hdz, lo schieramento di centrodestra del defunto primo presidente della Croazia sovrana, Franjo Tudjman. Fa significativa eccezione, dando la vittoria ai socialdemocratici, Spalato, che ha seguito l'esempio delle altre tre grandi città del Paese - Zagabria, Fiume e Osijek - in cui la vittoria è arrisa al Partito socialdemocratico di Davor Bernardić.



L'Istria non ha tradito nemmeno stavolta la Dieta democratica istriana, con i regionalisti alla guida di una larga coalizione di centrosinistra. Questa alleanza ha catapultato verso il Parlamento europeo il 47enne Valter Flego, governatore della Contea istriana, che andrà a sostituire Ivan Nino Jakovčić, ex presidente della Dieta ed eurodeputato dal 2014. Nella Penisola, la Coalizione di Amsterdam – questo il nome dell'intesa capeggiata dai regionalisti istriani – si è aggiudicata il 41,3% delle preferenze. I socialdemocratici hanno ottenuto il 15,9%, Barriera umana (Živi zid) l'8,1, tallonata dalla lista di Mislav Kolakušić a quota 7,9% mentre l'Hdz non ha superato i 6,6 punti.

Si può parlare di risultati fotocopia in tutte le maggiori località dell’Istria: al primo posto la Coalizione di Amsterdam, secondi i socialdemocratici seguiti da Barriera umana e Mislav Kolakušić, con l'Hdz costretta a un ruolo di secondaria importanza. Soltanto in un Comune – e non è la prima volta – i “tudjmaniani” hanno centrato la vittoria: si tratta di San Pietro in Selve, nel Pisinese, cuore dell'Istria. In altre due municipalità il partito del premier croato Andrej Pleknković ha superato il 15%: a Lanischie (Cicceria), dove è volato al 21,9%; e a Caroiba del Subiente (15,9%).

I socialdemocratici di Bernardić hanno messo tutti in riga a Fiume e nella Contea del Quarnero e Gorski kotar. Nella regione sono prevalsi con il 27,2%, staccando nettamente l'Hdz (16,8%), con Kolakušić sul podio con il 9,7%, mentre la Coalizione di Amsterdam è arrivata quarta. Fiume, da sempre roccaforte del centrosinistra, ha confermato la posizione, col 28,5% dei consensi andato ai socialdemocratici contro il 13,6% dell’Hdz. E se ad Abbazia, Veglia città e Lussinpiccolo l'affermazione è stata dei socialdemocratici, a Cherso gli elettori hanno piazzato al primo posto l'accoppiata Pametno–Unione del Quarnero (25%). —


 

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