Isa assieme a Net e A&T per la gestione dei rifiuti: firmato il primo protocollo
Avviato il percorso di aggregazione fra le società dell’Isontino e dell’Udinese. Le prime sinergie di personale, mezzi e impianti in cinque Comuni del territorio giuliano

Tecnicamente si chiama “aggregazione verticale”. Il percorso è stato avviato, ci vorrà un anno e mezzo per completarlo ma i primi effetti stanno per vedersi.
Protagoniste Isontina Ambiente (che cura la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in 28 Comuni, tutti quelli dell’Isontino più Duino Aurisina, Sgonico e Monrupino) e le omologhe A&T 2000 (copre la parte Ovest della provincia di Udine più, nella fattispecie, San Dorligo della Valle) e Net (copre la parte Est della medesima provincia più il Comune di Udine e quello di Muggia). Sta per nascere un unico, “gigante” soggetto.
L’incontro
Un noto locale di Muggia è stato, nei giorni passati, il teatro del primo incontro operativo volto a traguardare l’ambizioso percorso aggregativo di cui si discute da molti anni. E che si sta facendo molto concreto.
Alla presenza del vicepresidente del cda di Net, Giandavide D’Andreis, del vicepresidente di A&T 2000, Luciano Aita, e dell’amministratore unico di Isontina Ambiente Tavella, si sono approfonditi gli aspetti operativi della gestione del servizio sul territorio. Quest’ultimo ha posto l’accento sulla possibilità di anticipare i positivi effetti del percorso di fusione, consentendo di fornire, sin da subito, benefici tangibili ai cinque Comuni giuliani serviti dai tre gestori: Duino Aurisina, Sgonico, Monrupino, San Dorligo della Valle e Muggia.
Il protocollo
Questa mattina, il nuovo sviluppo. È stato, infatti, firmato un primo protocollo grazie al quale «metteremo in piedi una collaborazione concreta fatta di condivisione di persone, di impianti, di asset. È un po’ presto per dire come si chiamerà il nuovo soggetto e come sarà la governance ma la strada è questa». L’intesa, per ora, si espliciterà sul territorio triestino: le sinergie, insomma, riguarderanno i cinque Comuni sopracitati.
Vediamo, nel dettaglio, i contenuti del protocollo firmato da Tavella, Claudio Siciliotti (Net) e Alberto Rigotto (A&T 2000). In sostanza, le tre società individueranno una serie di attività tecnico-operative da realizzarsi sinergicamente con l’obiettivo di confrontare gli attuali modelli di raccolta per individuare le modalità operative che garantiscano le migliori performance ambientali nel rispetto delle specificità di ciascun Comune; di migliorare gli standard di qualità del servizio; di razionalizzare le risorse impiegate tenuto conto della contiguità dei territori serviti; di ottimizzare i flussi di rifiuti alla luce della prossimità degli impianti dei gestori e dei costi di smaltimento.
Un accordo, vale la pena di ripeterlo che, in questa fase, riguarderà il territorio triestino, tant’è che «le attività oggetto di collaborazione saranno definite in un piano di miglioramento da redigersi a seguito di una ricognizione dei presidi operativi spendibili sul territorio dell’ex provincia di Trieste, con particolare riguardo alla prossimità ed all’efficientamento del servizio».
I prossimi passi
Tavella mette anche a tacere eventuali polemiche che potrebbero scoppiare, evidenziando come Gorizia non farà certamente la parte dell’anello debole. Tutt’altro. «Siamo pari e allineati. I benefici, quando l’aggregazione sarà completata, saranno per tutti i territori». Così facendo, si potrà ottenere l’importante risultato di costituire un’alternativa concreta per soddisfare al meglio le esigenze dei cittadini, superando le gestioni frammentate del passato, come previsto dalla legge regionale 5/2016 e dalla normativa nazionale, e potendo così ottimizzare a livello territoriale i flussi di rifiuti, riducendo il carico sulla rete stradale e diminuendo l’inquinamento.
Il presidente di Net Claudio Siciliotti, in una nota, sottolinea l’importanza di iniziare a mettere in rete le risorse a disposizione con l’obiettivo di rafforzare la qualità del servizio erogato sul territorio, attingendo dalle professionalità presenti nelle tre aziende.
L’attenzione per i costi è l’aspetto su cui si concentra invece il presidente di A&T 2000, Alberto Rigotto che, con riferimento a San Dorligo, evidenzia la futura operatività del centro di raccolta aggiornato che potrà servire in maniera più efficiente i cittadini del territorio. Il protocollo di intesa sancirà, poi, il cronoprogramma delle attività che potranno essere svolte «congiuntamente», per prime, nell’ex provincia di Trieste che sarà, così, «un vero laboratorio nel quale combinare le migliori pratiche aziendali il personale e gli impianti dei tre gestori».
Riproduzione riservata © Il Piccolo