Isole croate in vendita con licenza di costruire

Con l’ingresso nell’Unione Europea, Zagabria potrebbe concedere l’edificabilità Da Palazziol a San Clemente. Già oggi sono molti i “gioielli” sul mercato

FIUME

Compravendita delle isole croate: un business non ancora decollato ma che promette lauti affari per il venditore e per chi compra un angolo di paradiso adriatico. Secondo i titolari delle agenzie immobiliari croate è arrivato il momento per la gente danarosa, croata o straniera, di prendere il portafogli e di comprarsi un’isola, costi quel che costi. Fra circa due anni, quando la Croazia entrerà a far parte dell’Unione europea, si prevede che Zagabria copierà l’esempio della Grecia, che ha liberalizzato le norme in materia e permesso la costruzione di abitazioni sulle isole acquistate da privati. E a quel punto, sostengono gli addetti ai lavori, il costo degli isolotti disseminati in acque quarnerine e dalmate subirà una forte impennata.

Attualmente è vietato invece qualsiasi tipo di intervento edile, il che scoraggia non poco i potenziali investitori, non esattamente felici di dover spendere parecchio per poter ammirare soltanto macchia mediterranea, qualche olivo e magari i resti di qualche plurisecolare costruzione. Naturalmente non abitabile. Dall’estate 2013, cioè da quando si prevede l’adesione ufficiale del Paese all’Europa unita, la situazione dovrebbe decisamente cambiare in meglio. Per quanto riguarda la regione insulare croata, sono in molti a credere che appartenga totalmente allo Stato ma invece non è così.

Sono tantissime le isole in mano ai privati, con la titolarità che dura da generazioni come ad esempio l’arcipelago delle Incoronate, che appartengono in gran parte ad abitanti della vicina isola di Murter. Da quanto è dato sapere, da anni si trova in vendita una coppia di gioielli quarnerini, gli isolotti di Oruda e Palazziol, che possono cambiare padrone versando a chi di dovere 5 milioni e 800 mila euro. C’è poi il caso dell’arcipelago di Ragusa dove una manciata di isolette, quattro per l’esattezza e situate nei pressi dell’isola di Giuppana (Sipan in croato), possono essere acquistate al prezzo record di 24 milioni di euro. Si tratta di scucire 12 euro per metro quadrato. Per 296 mila metri quadrati di pace e serenità nelle vicinanze di Murter vengono chiesti 8 milioni e 600 mila euro. L’offerta riguarda anche la piccola San Clemente, incastonata in quella “collana di perle” che risponde al nome di isole Spalmadori, a breve distanza da Lesina. Se si hanno 6 milioni e mezzo di euro l’ affare è fatto.

In questi anni, la cosa è stata confermata, si è venduta Smokvica (arcipelago di Sebenico), 56 mila metri quadrati e per due secoli di proprietà di una famiglia di Capocesto (Primosten). Ha intascato 9 milioni di kune, circa un milione e 200 mila euro, cifra versata dalla ditta privata Mali Krknjas. Va aggiunto che le operazioni di compravendita sono meno complicate che in passato quando servivano due anni per la varia documentazione, mentre oggigiorno bastano sei mesi. A prescindere da ciò, l’isoletta deve essere dapprima offerta allo Stato croato e quindi a Regione e Comune.

In caso di triplice rifiuto, soltanto allora l’offerta può riguardare i privati, con il prezzo che non deve essere inferiore rispetto a quello chiesto allo Stato e alle autonomie locali e regionali.

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