Isee, Caf imbufaliti ma niente serrata

Sportelli oberati di lavoro e presi d’assalto. Mangifesta: «Scioperare non avrebbe alcun senso in questo momento»
Di Marco Bisiach
Bumbaca Gorizia Brancati con maglia ADVS
Bumbaca Gorizia Brancati con maglia ADVS

Oberati di lavoro e presi d'assalto dagli utenti, si. Pronti alla serrata e ad uno sciopero di protesta (almeno al momento), no.

I Caf di Gorizia stanno vivendo le stesse ore di caos e superlavoro di tutti gli sportelli analoghi nel resto della regione, tra cittadini esasperati e bisognosi del tanto sospirato, e complicato, Isee, e dichiarazioni dei redditi prossime alla scadenza.

Eppure non paiono trovare conferma a Gorizia le voci che vorrebbero i Caf vicini ad un clamoroso gesto di protesta, ovvero una serrata di fronte al diniego di una proroga per l'ottenimento dei benefici socio-assistenziali. Nel capoluogo isontino, dunque, non dovrebbero comparire sulle porte dei Caf i fantomatici cartelli per “dirottare” gli utenti agli uffici comunali. Insomma, non sono previste azioni dirompenti che rischierebbero di aggiungere disagi a disagi ai poveri cittadini-utenti che sono vittime di questa situazione.

«Ad oggi non esiste quest'eventualità – dice Ennio Mangifesta, responsabile del Caaf Cgil di Trieste e Gorizia -, a meno che i dipendenti esasperati per la situazione e stufi anche di essere spesso aggrediti malamente dai cittadini stremati dalle attese non decidano di incrociare le braccia. Ma non mi pare il caso».

«Peraltro - aggiuge il sindacalista della Cgil - già il fatto che gli utenti si rivolgano a noi chiedendo una prestazione e noi, di fronte ad una mole di lavoro enorme, non riusciamo a soddisfarli in tempi brevi, è di per sé già una forma di disagio. Scioperare non avrebbe alcun senso se non quello di peggiorare le cose».

Mangifesta sottolinea come il Caaf continui come sempre il suo lavoro, con una struttura anche potenziata in questo delicato periodo dell'anno, ma non sia fisicamente in grado di espletare tutte le pratiche per l'Isee. “Siamo al collasso – dice -, ma probabilmente a nessuno interessa realmente”.

Se al Caf Cisl di Gorizia sono talmente “assediati” da lunghe file di utenti da non riuscire a risponderci (confermando quanto complicata sia la situazione attualmente), alla Uil l'amministratore delegato del Caf Giampaolo Orzan spiega: «Non abbiamo mai dichiarato di voler fare una serrata – dice -, ma abbiamo solamente manifestato la nostra impotenza di fronte ad una situazione ingestibile. Ci stiamo dando da fare, ci impegniamo al massimo e continueremo a farlo, ma il numero delle pratiche è aumentato esponenzialmente, così come le complicazioni ed i tempi per espletarle. La proroga sarebbe fondamentale, ma la Regione ha risposto di non poterla concedere per non perdere i contributi da Roma, e dunque non si può fare nulla. Dobbiamo cercare di andare avanti per come ci è possibile».

Ovviamente i problemi riguardano soprattutto l'Isee, ma è pure la contemporanea urgenza per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi, da sempre uno dei principali impegni dei Caf, a complicare le cose. E anche Silvia Paoletti, presidente provinciale delle Acli, conferma: «Siamo oberati di lavoro, soprattutto perché i tempi tecnici per espletare le pratiche per l'Isee sono sostanzialmente raddoppiati. La mancata concessione della deroga è negativa sia per i Caf che per i cittadini, non ci guadagna nessuno. Uno sciopero? Al momento mi sentire proprio di escluderlo, anche se bisognerà vedere come evolverà la situazione».

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