Irregolarità e ostacoli giudiziari Le Officine dei sapori salutano
Delle irregolarità in materia igienico-sanitaria e strutturali sarebbero state rilevate anche nel ristorante di piazza Ponterosso 6. L’Azienda sanitaria avrebbe fatto un’ispezione ancora la scorsa primavera, rintracciando diverse criticità che poi sarebbero state risolte.
Un locale che, dopo il fallimento della Pane Vino e San Daniele, è passato in mano a Raffaele Nicotra, oggi a capo di Erre ristorazione srl. L’imprenditore pordenonese che in regione ha otto locali di cui sei a Trieste, ora tutti oggetto di una proposta di concordato. L’imprenditore ha preso in affitto il ramo d’azienda della società fallita, aprendo il ristorante al pubblico sotto diverse vesti. Tra queste “Ponterosso 2”, per poi passare a far parte del franchising “Johnny Gallo”. E per aprire lo scorso ottobre, per solo un mese, le “Officine dei sapori”. Con quest’ultima gestione, diretta da Gianfranco Belletti, il locale ha chiuso a novembre. Ma non per problemi igienico-sanitari o strutturali, che sarebbero stati tamponati ancora prima di aprire con questa gestione, bensì per altre problematiche legate al fatto che il locale rientra nella richiesta di concordato. Lo stesso Belletti dovrebbe acquisire a breve il locale e quindi staccarsi definitivamente da Nicotra, previa decisione da parte del Tribunale, per rilanciare nel giro di qualche settimana autonomamente il ristorante, che avrà anche un altro nome.
Questo sarà possibile solo dopo che la richiesta di modifica della proposta di concordato (commissario giudiziale l’avvocato Massimo Simeon), inviata al Tribunale di Trieste, verrà avvallata dal giudice che ha in mano la pratica. Lo scorso ottobre intanto la proposta di concordato da parte di Erre Ristorazione srl, i cui debiti ammontano a quasi 9 milioni di euro, è stata ammessa dal Palazzo di giustizia. —
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