Iris: rinvii al porta a porta? Li eviteremo
La direzione generale corregge l’informazione fornita ieri agli utenti dal numero verde della società: «Il via deve restare lunedì». Ancora tremila famiglie sprovviste dei kit. Mistretta: «La consegna sarà rispettata»
È «giallo» sulla data d’inizio del porta a porta a Monfalcone. Solo l’altro ieri il numero verde di Iris garantiva agli utenti che il nuovo sistema di raccolta sarebbe slittato quanto meno di una settimana rispetto alla data prefissata del 18 giugno. Oggi il direttore generale di Iris Carlo Mistretta afferma che la data del 18 giugno, concordata a suo tempo, «a meno che non arrivino indicazioni diverse dell’amministrazione comunale», sarà rispettata.
Il vertice di Iris, insomma, non intende modificare il programma pattuito con il Comune. Resta il fatto che, verso le 13 di lunedì, il numero verde della stessa Iris, di fronte a una precisa richiesta sulla data di partenza del porta a porta, aveva riferito: «Non c’è da preoccuparsi se ci sono ritardi nella consegna dei kit del porta a porta. La data d’inizio del nuovo sistema è destinata a slittare di almeno una settimana». Iris, per bocca del suo direttore generale, oggi precisa di aver consegnato agli operatori del numero verde delle «indicazioni precise» in tutt’altra direzione. E ribadisce di non mettere in dubbio la partenza comunicata dall’ente locale.
Iris fornisce anche i numeri della distribuzione dei kit assegnati alle famiglie in città: fino allo scorso fine settimana, sono state distribuite 11 mila dotazioni, rispetto alle 14 mila complessive. Come dire che tremila famiglie monfalconesi sono ancora sprovviste dei kit, fondamentali per attuare il porta a porta. Il numero, si precisa, tiene conto anche delle mancate consegne, legate all’assenza degli inquilini dalle proprie abitazioni.
Assenze, peraltro, per le quali, com’è stato ribadito, viene comunque garantito un doppio passaggio domiciliare da parte degli operatori, per la consegna del materiale, oltre il quale viene poi lasciato a domicilio un avviso per il ritiro autonomo del kit. Prevedendo così un recupero sulla scansione delle consegne. All’appello, dunque, mancherebbero tremila kit, da consegnare alle famiglie monfalconesi. Un quantitativo consistente, tenuto conto dei giorni ancora disponibili all’avvio del porta a porta, sei (sabato e domenica compresi). Ma Iris ritiene tuttavia operativamente di poter consegnare, per il tempo utile all’avvio del nuovo sistema di raccolta.
Fa i conti: consegna di 500-600 kit al giorno. Si profila pertanto un nuovo tour de force per Iris, dovendo rispettare i tempi di una distribuzione che, è stato assicurato ieri, «è regolare». Secondo le indicazioni e le valutazioni che restano comunque affidate al Comune, c’è altresì la possibilità di prevedere il mantenimento dei cassonetti stradali, per un periodo transitorio iniziale, al fine di assicurare una congrua copertura del servizio.
Intanto domani è previsto il confronto in Consiglio comunale. Sul tappeto c’è la mozione presentata dal consigliere della Lega Nord, Federico Razzini, e sottoscritta anche da Giuseppe Nicoli, di Fi, e dal consigliere di Città comune, Maurizio Volpato. Con questo atto, si chiede al sindaco Pizzolitto un impegno per rivedere il sistema di raccolta dei rifiuti, assieme agli altri soggetti interessati. Razzini ha rivolto un invito «bipartisan» nell’accostarsi alla questione per risolverla nel miglior modo possibile, nell’interesse dei monfalconesi. E il sindaco, pur dicendosi non oltranzista sulla questione, ha evidenziato la necessità di dover partire con il porta a porta.
L’input dunque è quello di procedere con l’avvio del nuovo sistema, tenuto conto delle necessità legate al raggiungimento di almeno il 60% della differenziata, ai fini di un riduzione dei costi e dell’impatto ambientale. Da qui, pertanto, l’invito rivolto alle forze politiche a concentrare l’attenzione su questa direzione.
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