Ipotesi Azzollini per i beni architettonici
Tra pochi giorni verrà reso noto il nome del nuovo Soprintendente regionale ai beni architettonici e paesaggistici. Il ruolo oggi è ancora coperto ad interim da Anna Maria Affanni, a capo del Segretariato regionale del Ministero, l’ufficio di coordinamento delle soprintendenze con il quale la Riforma Franceschini ha sostituito la Direzione regionale dei Beni culturali. Ma con la circolare 155 datata 1 luglio, il Ministero ha bandito un interpello, un concorso interno, per individuare la nuova figura che andrà a ricoprire quel ruolo. Lo stesso esercitato fino al marzo scorso da Maria Giulia Picchione, ora alla guida della Soprintendenza ordinaria dell’Aquila.
«Il mio ruolo era in questo caso temporaneo visto che ricopro già quello di Segretario regionale del Ministero - conferma Affanni -, ora verranno valutate le proposte pervenute e avverrà la nomina del nuovo Soprintendente». Scorrendo la circolare con la quale il Ministero comunica di dare corso a un procedimento di interpello per reperire una figura che ricopra l’incarico di Soprintendente alle belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, si legge che eventuali candidature dovevano pervenire entro l’11 luglio scorso. Da quel momento il Ministero ha tempo una quindicina di giorni per indicare il nuovo Soprintendente.
Da indiscrezioni, sembra che a manifestare il proprio interesse per questo incarico sarebbe stato Corrado Azzollini, architetto in forza alla Direzione regionale per i Beni culturali ed architettonici dell’Emilia Romagna. Nato a Molfetta, in provincia di Bari, 54 anni, Azzollini ha fino ad oggi operato quasi esclusivamente in Emilia Romagna. L’incarico di Soprintendente a Trieste, seppure quello in Friuli Venezia Giulia sia fra gli incarichi di più bassa fascia economica, senza benefit come ad esempio un alloggio di servizio, rappresenterebbe per Azzollini un avanzamento di carriera, un ruolo più prestigioso di quelli ricoperti fino a oggi.
Con la fine dell’incarico ad interim di Affanni e la nomina del designato Soprintendente, finirà definitivamente l’era Picchione. Chi arriverà erediterà il difficile rapporto instauratosi tra Picchione e le attività produttive del territorio. Intanto Affanni riferisce: «Mi trovo molto bene in Friuli Venezia Giulia - ammette -, ho trovato in Trieste una città molto vivibile e con le istituzioni locali ho riscontrato una piacevole e proficua collaborazione». Il suo ruolo è quello strategico di guidare un nuovo ufficio-chiave che ha accorpato l’ex Soprintendenza ai Beni storico-artistici (che era di Luca Caburlotto, passato all’altrettanto nuova Direzione del Polo museale) e soprattutto l’ex Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici. Affanni è tenuta a coordinare le attività delle strutture periferiche del Ministero presenti nel territorio regionale e a curare i rapporti del Ministero e delle strutture con la Regione, gli enti locali e con le altre istituzioni.
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