“Invisibili” o stakanovisti. La marcia a due velocità degli eletti in Parlamento

TRIESTE. C’è chi ha fatto carriera in fretta, come Stefano Patuanelli che, al pronti via, è già capogruppo al Senato. O come Vannia Gava, pure lei alla prima esperienza e sottosegretaria all’Ambiente. C’è chi ha insistito così tanto per ritagliarsi un ruolo di settore che alla fine ce l’ha fatta: è Mario Pittoni, presidente della commissione Istruzione a Palazzo Madama. Chi, sparito dai radar per un po’, riappare proponendo di modificare il codice penale (è il caso di Renzo Tondo, come raccontiamo in basso). Ma c’è anche chi, a più di un anno dall’insediamento, è invisibile. Non tanto per presenze, quanto per numero e peso specifico degli atti parlamentari. La pattuglia degli eletti del Friuli Venezia Giulia a Roma viaggia in ordine sparso, tra chi è di lungo corso come Ettore Rosato e non pochi novizi.
La piattaforma Openparlamento.it è in aggiornamento quotidiano. Piazza Luca Sut, del Movimento 5 Stelle, al 99,4% di presenze alla Camera (solo 21 voti saltati su 3.735), uno stakanovista del pulsante che da primo firmatario ha messo però in fila solo 6 atti: 4 interrogazioni a risposta scritta, un’interrogazione in commissione e un ddl. Gli argomenti? Dalla crisi del Mercatone Uno alla riconversione della centrale di Monfalcone, dalle carenze di organico della questura di Pordenone al progetto legislativo di introdurre l’insegnamento della cultura della sicurezza nelle medie e nelle superiori. In cima alla classifica dei più attivi a Palazzo c’è invece Walter Rizzetto, il deputato di Fratelli d’Italia che di disegni di legge ne ha firmati 14: l’ex grillino chiede tra l’altro modifiche al codice penale per i reati contro gli animali, l’anagrafe canina e felina, il divieto di pubblicità dei giochi con vincite in denaro, il salario minimo orario nazionale e l’installazione di defibrillatori fuori dalle scuole pubbliche.
Nulla di nuovo. Chi sostiene il governo evita di pungolare più di tanto, chi fa opposizione cerca di aprire più fronti. Grillini e leghisti sono così molto allineati. Basta dare un’occhiata su Facebook. Sabrina De Carlo, pentastellata di Latisana, esulta ancora per il governo del cambiamento con Giuseppe Conte premier, e non ha dubbi, nemmeno dopo la batosta elettorale, sul leader: «Luigi Di Maio ha la mia piena fiducia e avrà quella di chiunque si riconosca in modo autentico nel nostro movimento. Avanti insieme a te Luigi, nel bene e nel male». Patuanelli, che ha il ruolo di coordinatore del gruppo, non è da meno: «Al netto di tutti gli errori che possiamo aver fatto, se ci guardiamo indietro vediamo un anno di governo senza precedenti. Reddito di cittadinanza, Quota 100, SpazzaCorrotti, Decreto Dignità. Cose che abbiamo fatto insieme, sotto la guida non solo di un capo politico, ma di uno di noi. Sostenere lui significa sostenere noi stessi».
Il secondo grande capo è Matteo Salvini. E i leghisti di casa nostra, a loro volta, omaggiano. Massimiliano Panizzut riempie Fb di foto e video del leader, mentre Mario Pittoni, il più presente al Senato (99,4%), la foto assieme a Salvini la mette in formato gigante in copertina e non teme di andare contro il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti: pare sia stato proprio il senatore udinese, il primo consigliere di Salvini in materia di scuola, a far passare la linea dei concorsi riservati a chi abbia svolto 36 mesi di supplenza con titolo, quando invece Bussetti avrebbe preferito il concorsone come unico canale di reclutamento. Sempre in casa Lega Aurelia Bubisutti si occupa per ora solo della riapertura del tribunale di Tolmezzo e delle strutture zootecniche delle malghe e Moschioni, rieletto nel frattempo sindaco di Corno di Rosazzo, della dignità dei lavoratori delle scuole pubbliche non statali.
Dalla minoranza ci si sbizzarrisce di più, pure su argomenti non da prima pagina. Ecco Sandra Savino che pensa tra l’altro alle imprese agricole danneggiate dall’infestazione della cimice marmorata e alla medaglia al merito per i donatori di sangue, Guido Germano Pettarin alla modifica del codice civile sulla documentazione delle spese di condominio, Rosato, vicepresidente della Camera, oltre che al Cara di Gradisca e alla crisi venezuelana, anche al nutrimento delle api.
E Debora Serracchiani? Presente al voto per l’85,6%, l’ex presidente della Regione è prima firmataria di 10 ddl: dal riconoscimento della guarigione e la piena cittadinanza delle persone affette da epilessia alle disposizioni in favore del personale dell’esercito, delle forze di polizia e dei Vigili del fuoco esposti all’amianto. Tra i senatori, con Laura Stabile e Raffaella Marin - seconda e terza per presenze, ma non pervenute sul fronte di risultati di peso prodotti -, l’azzurro Franco Dal Mas si occupa pure di tematiche legate alla sua professione, avvocato, il patriota Luca Ciriani, il più attivo con oltre 1.400 atti, trova il tempo per la tutela dei massofisioterapisti ciechi e Tatiana Rojc per una proposta di legge per la riabilitazione storica degli appartenenti alle Forze armate italiane condannati alla fucilazione dai tribunali militari di guerra nel corso della prima Guerra mondiale. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo