Investimento da 40 milioni per la dorsale “salva Isonzo”
Lo chiamammo “tubone” ma tecnicamente è più corretto chiamarlo “dorsale” o “collettore di trasporto”: convoglierà tutte le acque fognarie, da Gorizia arriverà al mare, evitando qualsiasi emissione nell’Isonzo.
Un’opera da 40 milioni di euro che oltre a risanare totalmente il fiume e garantire la sua balneabilità, permetterà minori costi a regime di controllo e funzionamento. Potrebbe sembra l’uovo di colombo e, forse, lo è. Sicuramente non è il classico progetto da libro dei sogni ma un intervento concreto e che verrà realizzato. La tempistica? «La progettazione è quasi completata - annuncia il presidente di Irisacqua, Mirio Bolzan -. L’appalto, se tutto procederà senza intoppi o imprevisti, verrà effettuato nel corso del prossimo anno».
Ma come cambierà il sistema di depurazione? Semplificando al massimo e utilizzando termini comprensibili a tutti: sono stati sospesi gli interventi di sistemazione dei depuratori di Gorizia e di Gradisca d’Isonzo ed è nata così l’idea della dorsale che “by-passa” completamente il fiume Isonzo e sfrutta solamente il depuratore di Staranzano. Quest’ultimo impianto (che scarica tutta l’acqua depurata in mare) verrà praticamente raddoppiato. In sostanza tutte le acque nere di Gorizia e dei paesi della Destra e della Sinistra Isonzo finiranno nel nuovo tubone.
Di questo (e di molto altro) si è parlato nel corso di un importante incontro svoltosi nella sede di Irisacqua in via IX Agosto: da una parte del tavolo Bolzan e il direttore generale Paolo Lanari, dall’altra il presidente della Provincia Gherghetta, l’assessore regionale Sara Vito, i consiglieri regionali Ilaria Dal Zovo, Alessio Gratton, Diego Moretti, Rodolfo Ziberna, il gruppo ristretto dei sindaci rappresentato dall’assessore goriziano Pettarin, dal vicesindaco di Monfalcone Omar Greco, i primi cittadini di Grado Maricchio e di Romans d’Isonzo Furlan.
Nel corso della riunione, i vertici di Irisacqua hanno ricordato i 160 milioni di investimenti già avviati da quando la società è nata: interventi importanti che vanno nella direzione dell’adeguamento dei sistemi di depurazione, dell’ampliamento della rete fognaria, della sostituzione delle condutture-colabrodo. Ma è appunto sull’ambizioso progetto della “dorsale” che ci si è soffermati a lungo, considerata l’importanza (anche economica) di tale realizzazione.
Irisacqua ha annunciato, in parallelo, massicci investimenti a Grado: dal depuratore passando per i molteplici lavori che interesseranno le condutture del centro cittadino. Grande attenzione, poi, verrà prestata alle situazioni critiche (leggi fognature) che interessano Monfalcone. Infine, la problematica tuttora irrisolta nonostante i mega-investimenti all’orizzonte del torrente Corno.
«Irisacqua - le parole di Bolzan - continua a svolgere attività di depurazione in attesa che vengano completate le opere (allude al depuratore, ndr) in Slovenia. Su questo tema chiediamo un’interlocuzione più stretta con la Regione: è questo il motivo per cui abbiamo voluto riunire intorno al nostro tavolo anche i consiglieri regionali isontini».
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