Intervento tamponesulla frana di San Mauro

A Gorizia saranno impiegati 50mila euro per i lavori urgenti di messa in sicurezza. È già stato introdotto il senso unico alternato nei pressi dello smottamento
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 22.02.2014 Lavori buco del Diavolo - Foto Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 22.02.2014 Lavori buco del Diavolo - Foto Pierluigi Bumbaca

Piove. E la preoccupazione sale. «Ci può essere anche un’evoluzione repentina», ammette l’assessore comunale all’Ambiente, Francesco Del Sordi. Proprio per questo, l’attenzione è massima riguardo alla frana di San Mauro. Ricordiamolo: le abitazioni non sono minimamente a rischio ma la strada che conduce alla frazione potrebbe avere delle conseguenze. Per questo, è stato introdotto un senso unico alternato che inibisce il passaggio dei mezzi pesanti. «Inoltre, abbiamo proceduto con la pulizia delle canalette - spiega Del Sordi - in modo che l’acqua defluisca e non appesantisca lo smottamento. L’altro giorno, ho convocato una riunione in cui la Provincia si è impegnata ad utilizzare 50mila euro per un primo intervento-tampone. La Regione, lo ricordo, ha messo a disposizione 523mila euro che serviranno per l’intervento risolutivo ma ci vorranno almeno due anni per vedere operai al lavoro».

Fondamentale era stata una lettera inviata dal consigliere comunale Walter Bandelj al sindaco, alla Protezione civile e al prefetto Zappalorto in cui si manifestava forte preoccupazione per quel fronte franoso. «La frana si trova a un metro e mezzo dalla strada che conduce a San Mauro: non vorrei che il movimento del terreno finisse con il compromettere la stabilità dell’arteria che, lo ricordo, viene percorsa anche da mezzi pesanti - aveva spiegato al nostro giornale Bandelj -. Non voglio fare terrorismo e prefigurare scenari apocalittici ma credo sia opportuno un pronto intervento da parte di Protezione civile e Comune di Gorizia. Il materiale rischia di finire nel torrente Piumizza e non dobbiamo dimenticare che, a fondo valle, c’è anche un’abitazione. La situazione è peggiorata negli ultimi giorni a causa delle precipitazioni incessanti che hanno colpito la nostra città, la regione e l’Italia intera».

Del resto, è risaputo che il territorio della località di San Mauro è soggetto a fenomeni di cedimento e marcato degrado idrogeologico. L’acuirsi in questi ultimi anni di fenomeni atmosferici estremi, dovuti alle modificazioni climatiche in atto, ha comportato e continua a comportare notevoli problemi di stabilità dei versanti della frazione che spesso viene interessata da smottamenti, erosioni e frane.

«Non abbiamo sottovalutato il problema: nei prossimi giorni, ci sarà un ulteriore sopralluogo. Le piogge costanti stanno determinando un’accelerazione del movimento franoso – aggiunge Del Sordi -. Sarebbe stato impensabile limitarsi ad aspettare i lavori da oltre mezzo milione, il cui iter richiederà tempi molto più lunghi». Nei prossimi giorni, in attesa della notifica della delega amministrativa, la Provincia chiederà alla Regione di poter ricevere un anticipo per procedere all’intervento tampone di messa in sicurezza. Una volta ottenuto il via libera, l’ente intermedio potrà procedere con la pianificazione dell’intervento. In questa fase, dovrebbero bastare 50mila euro per eseguire i lavori di messa in sicurezza ed evitare che il movimento franoso peggiori ulteriormente.

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