Intercity cancellati. Fvg sempre più isolato

L’ultimo taglio su Trieste entra in un elenco di soppressioni partito dal 2009. Ora gli Ic 734 e 735, prima anche i collegamenti con Napoli, Lecce e Roma
L'arrivo alla Stazione Termini del nuovo Frecciarossa 1000 sul quale ha viaggiato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Roma, 25 aprile 2015. ANSA / CIRO FUSCO
L'arrivo alla Stazione Termini del nuovo Frecciarossa 1000 sul quale ha viaggiato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Roma, 25 aprile 2015. ANSA / CIRO FUSCO

TRIESTE. Non solo il problema di adeguarsi al detestato “orologio di Mestre”, quello con le coincidenze mai troppo favorevoli per l'utenza regionale. Il Friuli Venezia Giulia dei treni, da anni periferia dei collegamenti ferroviari nordestini, è costretto a fare i conti con i tagli.

L'ultimo, quello che cancella i due Intercity di collegamento tra Venezia e Trieste, utili a turnisti, studenti e lavoratori diretti a Fincantineri, è in coda a un lungo elenco di soppressioni. Isolamento. Non più solo un timore, ma la realtà.

Il Frecciarossa debutta sui binari della regione
Il Frecciarossa debutta sui binari della regione

L’inizio di un ridimensionamento pesante è datato 2009. Da allora il cambio di orario ha sempre creato apprensione. E, talvolta, ha segnato qualche addio, nonostante le barricate di una Regione costretta a subire la spending review nazionale.

Non a caso il doppio “zac” all'Ic 734 in partenza da Trieste alle 22.06 e arrivo a Mestre alle 00.05 e al gemello 735 in partenza dalla città veneta alle 5.50 e arrivo nel capoluogo regionale alle 7.46 è dettato da questioni economiche: le tratte in perdita, questa è la linea ministeriale, vanno eliminate.

Otto anni fa i protagonisti erano diversi. L'amministratore di Ferrovie dello Stato era Mauro Moretti, oggi ad di Finmeccanica, mentre in piazza Unità era il turno del centrodestra: Renzo Tondo presidente della Regione, Riccardo Riccardi assessore alle Infrastrutture.

Roma boccia l’alta velocità Ronchi-Trieste
Un treno dell'alta velocità

Solo l'intervento economico della Regione (3 milioni di euro), poi continuato nel tempo, riuscì a salvare i collegamenti diretti su Milano. Niente da fare invece, nonostante la trattativa serrata con Moretti, per l'Eurostar Trieste-Roma delle 7.49.

Dopo cinque anni di necessari cambi a Mestre, nel 2014 i friulgiuliani riconquistarono il diretto per la capitale, il Frecciargento delle 6.45, ma, non mancarono di rilevare i comitati, «con la clamorosa esclusione della fermata a Monfalcone».

Nel frattempo, nel biennio 2010-11, c’erano state altre soppressioni sulle direttrici Napoli e Lecce, con l’obbligo del cambio verso le due città del Sud (il Trieste-Napoli delle 21.54 era tra l’altro stato già limitato a Roma prima della definitiva cancellazione).

Tagli considerati a Roma fisiologici se l’allora ministro dei Trasporti Altero Matteoli, in risposta a un’interrogazione del senatore del Pdl Ferruccio Saro, si limitò a spiegare che «eventuali limitazioni di tratte in Fvg sono state decise solo alla luce di basse frequentazioni riscontrate su certe linee ma, comunque, la clientela friulana dispone di molteplici soluzioni alternative di viaggio con interscambio nella stazione di Venezia». Come dire, al di là di Mestre, arrangiatevi.

Più treni in partenza per Austria e Slovenia
Il tabellone delle partenze alla Stazione centrale di Trieste

La sollecitazione di Saro era pure dettata dall’urgenza di «non tagliare fuori l'euroregione Fvg dalla competizione con gli altri Paesi». Euroregione evidentemente non così strategica se in quegli stessi anni sfumavano pure i diretti direzione Budapest, Lubiana, Zagabria e Vienna. Un altro mondo rispetto ai bei tempi andati quando si contavano 12 diretti al giorno da Trieste verso la capitale austriaca.

Durante la giunta Serracchiani, sempre via pagamento dei 3 milioni allo Stato, le cose si sono almeno stabilizzate. Si è pure aggiunto un Frecciabianca Trieste-Milano, con due soli stop a Mestre e Verona, per la prima volta sotto le 4 ore.

«Stiamo tornando a collegarci con l'Italia», esultò la neopresidente a fine 2013 presentando quel collegamento aggiuntivo alle tre coppie di treni in servizio verso la capitale della finanza. Negli anni successivi, tra Frecciabianca e Frecciargento, il Fvg ha così messo in fila otto convogli veloci da Trieste e Udine verso Roma e Milano/Torino.

La novità 2016, dallo scorso settembre, sono i Frecciarossa. Con l'ingresso sulla Milano-Napoli di cinquanta 1000 “Pietro Mennea”, sono diventati disponibili anche per la regione gli Etr 500 in grado di sfrecciare a 300 all’ora nei tratti ad alta velocità.

Peccato che l’alta velocità in Fvg sia ancora un sogno. Così che la riduzione dei tempi del viaggio da Trieste a Milano (con il 9710 delle 6.08 ci si mette 3 ore e 42 minuti) è consentita non tanto dal mezzo quanto dalla Tav Treviglio-Brescia, completata lo scorso dicembre e naturale prosecuzione della Milano-Treviglio completata nel luglio del 2007.

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