Intensificati i controlli alle frontiere di Tarvisio e Gorizia

Giorgio Brandolin, vicepresidente del Comitato Schengen della Camera: "Nessun blocco degli accordi, ma  verrà rafforzata la sorveglianza, soprattutto sui mezzi di trasporto sospetti"
Un'immagine di profughi (foto d'archivio)
Un'immagine di profughi (foto d'archivio)

GORIZIA Nessuna sospensione degli accordi di Schengen, ma un rafforzamento dei controlli alle frontiere di Tarvisio e Gorizia. A intervenire sulla notizia, circolata in questi giorni, di un presunto blocco degli accordi di Schengen e il conseguente ripristino delle frontiere, è il vicepresidente del Comitato Schengen alla Camera Giorgio Brandolin, che precisa: "Non si tratta di un blocco delle frontiere e della sospensione di Schengen (provvedimento che è di esclusiva competenza del Governo), bensì di un rafforzamento delle operazioni di controllo.

Giorgio Brandolin
Giorgio Brandolin

Ho avuto rassicurazioni in tal senso contattando direttamente Mario Morcone, capo del Dipartimento Immigrazione al Viminale, assieme al responsabile Welfare del Pd Micaela Campana, e ho saputo che il provvedimento riguarda un rafforzamento delle ore di sorveglianza delle frontiere di Tarvisio e Gorizia, con la raccomandazione di porre la massima attenzione ai mezzi di trasporto sospetti (auto e camion), così da contrastare più efficacemente i fenomeni di immigrazione irregolare".

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