Insulti e pugni ai figli di 7 e 8 anni, papà indagato
TRIESTE Schiaffi, pugni, “punizioni corporali”. La Procura di Gorizia ha messo sotto inchiesta un papà di quarantacinque anni, accusato di gravi maltrattamenti nei confronti dei figli, due bambini di sette e di otto anni. La vicenda si è verificata tra la città isontina, dove abita l’uomo, e Trieste, dove risiede attualmente la ex compagna.
L’indagato, in più di un’occasione, avrebbe infatti aggredito non solo i bimbi, ma anche la donna e il suo nuovo fidanzato. Episodi per i quali il quarantacinquenne è appunto chiamato a rispondere nell’ambito dello stesso procedimento penale. Il fascicolo è stato aperto dal pm Ilaria Iozzi. Ma il caso è seguito anche dal Tribunale dei minori di Trieste. Dagli accertamenti è emerso che l’uomo, quando picchiava i bambini a casa, talvolta era completamente ubriaco e quindi incapace di trattenere i propri istinti violenti. Nonostante la tenera età, apostrofava i figli con insulti. Poi si scagliava su di loro prendendoli a ceffoni o a pugni.
Ma l’inchiesta contesta anche altro: il padre, stando a quanto rilevato nell’indagine, non si prendeva affatto cura dei due minori. Nemmeno della loro igiene. I bimbi avrebbero vissuto così, e a lungo, in un clima di paura e abbandono. Il papà li avrebbe percossi e umiliati anche davanti agli estranei. Le situazioni degeneravano pure quando il padre doveva incontrarsi con l’ex compagna per la custodia dei figli. In alcune circostanze l’uomo si opponeva alla loro consegna innescando litigi sia con la ex che con il suo nuovo convivente. Non mancavano le minacce di morte e di ritorsione. Tutto questo davanti ai minori, costretti ad assistere a violenze di ogni tipo. Di più. Gli inquirenti hanno scoperto che il quarantacinquenne condivideva l’abitazione di Gorizia non solo con i bambini, ma anche con alcuni estranei con cui era solito bere. Il culmine un anno fa, quando l’indagato ha puntato un coltello contro il fidanzato della ex. Non ci sono state conseguenze peggiori grazie all’intervento di un altro inquilino dello stabile in cui si trovavano, che è riuscito a bloccare la furia incontrollata dell’uomo.
La madre, che in questo momento si trova fuori Trieste in una comunità di accoglienza assieme ai figli, è tutelata dall’avvocato di fiducia Giovanna Augusta de’ Manzano. Il quarantacinquenne ha vari precedenti penali alle spalle. È difeso dall’avvocato d’ufficio Elena De Luca.—
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