Insegnanti di sostegno, graduatorie da rifare a Trieste
TRIESTE L’Ufficio scolastico provinciale di Trieste ha fatto tutto in fretta, perfino troppo. Un peccato di efficienza. Perché è tutto da rifare, conferma la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame. La questione riguarda le graduatorie degli insegnanti di sostegno ed è proprio Beltrame a ricostruire quanto accaduto. «A causa di una precisazione arrivata in ritardo, vale a dire che per le classi di concorso artistiche non si sarebbe dovuto tenere conto dei titoli artistici – spiega –, si è prodotto un errore che riguarda i non abilitati non specializzati della seconda fascia delle graduatorie incrociate di sostegno. Nella prima fascia, invece, non ci sono aspiranti con titoli artistici che hanno cambiato posizione, e dunque non risultano problemi».
Un errore, precisa ancora Beltrame, in buona fede: «L’ufficio scolastico di Trieste voleva mandare prima possibile i docenti di sostegno nelle classi, ma appunto non ha tenuto conto del chiarimento tardivo trasmesso dal ministero. Il risultato è che gli insegnanti di sostegno con classe di concorso artistica, e dei cui titoli artistici si è tenuto conto, saranno oggetto di una modifica del punteggio».
«Non si tratta di più di 25 persone, ma abbiamo dovuto annullare la graduatoria errata e riaprire la convocazione a tutti i possibili aspiranti – chiarisce Beltrame –. Nei prossimi giorni, previo avviso pubblico, si provvederà a riconvocare i docenti e le cose verranno messe a posto».
Una spiegazione in un contesto in cui sono molto fredde le relazioni tra Usr e categorie sindacali. Beltrame ne approfitta per rispondere alle accuse degli ultimi giorni. «Qualcuno forse non si è reso conto che la procedura prevista dall’ordinanza ministeriale 60 sulle graduatorie è cambiata – afferma la direttrice statale –. In particolare, gli interessati alle nomine per supplenza erano chiamati a presentare domanda attraverso il sistema informativo del Miur con tutte le dichiarazioni necessarie, comprese quelle dei punteggi dei servizi precedenti, mentre in passato erano sufficienti gli aggiornamenti. Non sono mancati gli errori, purtroppo. E senza che gli Uffici scolastici provinciali, pronti a fare da “salvagente” gli anni scorsi, potessero stavolta intervenire. Dispiace dunque che arrivino critiche ingiustificate, tanto più dai sindacati che, questi argomenti, li dovrebbero conoscere». —
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