Inquinamento record Giardini “off limits”

Il Comune vieta l’accesso nelle aiuole di piazzale Rosmini e nella pineta a Servola Riscontrate concentrazioni oltre i limiti di benzoapirene. Incognita sulle cause
Di Gianpaolo Sarti
Uno dei cartelli apparsi nelle aree verdi
Uno dei cartelli apparsi nelle aree verdi

Il giardino di piazzale Rosmini, frequentato ogni giorno da mamme e bimbi, contiene sostanze potenzialmente cancerogene. Il sindaco Roberto Cosolini ha disposto un'ordinanza che vieta l'accesso all'area verde. Stessa sorte per la pineta “Miniussi” di Servola, pure questa inquinata. La scoperta al termine di una serie di campionature richieste dallo stesso Cosolini, su pressing della cittadinanza, avviate nell'ambito di uno studio che mirava ad accertare le caratteristiche del suolo che circonda lo stabilimento siderurgico della Ferriera.

Sia in piazzale Rosmini sia nella pineta sarà possibile continuare a utilizzare le panchine e i giochi per bambini, ma non prati e aiuole. Il terreno, in tutti e due i casi, contiene benzoapirene, benzoantracene, benzofluorantene, benzoperilene e indenopirene in quantità superiore ai limiti di legge. Sono idrocarburi policiclici aromatici che possono provocare tumori, come ha chiarito il direttore del Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria Valentino Patussi parlando in conferenza stampa assieme all'assessore all'Ambiente Umberto Laureni e ai tecnici dell'Arpa. L'assorbimento è possibile per via aerea, cutanea e digestiva. Un rischio che, a rigor di logica, vale tanto per le persone quanto per gli animali, come i cani ad esempio.

Perché quei terreni siano pieni di veleni sarà oggetto di altri approfondimenti. Per ora solo supposizioni. Se per Servola potrebbe apparire quasi scontata la vicinanza allo stabilimento - ma sono in corso accertamenti -, per piazzale Rosmini la causa avrebbe origini lontane. Risalirebbe addirittura al governo militare alleato, ha ipotizzato Laureni, che avrebbe realizzato il giardino con «terra di risulta». I dati raccolti dall'Arpa parlano comunque chiaro.

Nella Pineta “Miniussi” sono state trovate rilevanti tracce di inquinamento. Il benzopirene, ad esempio, segna valori di quasi sei volte superiori alle norme: 0,58 milligrammi per kg di sostanze secche, seppur con un'incertezza di 0,20. La stessa sostanza, assieme al benzoantracene, benzofluorantene, benzoperilene e indenopirene ben oltre i limiti, è stata rinvenuta pure in piazzale Rosmini, sebbene il giardino si trovi a una distanza notevole dalla Ferriera. In questo caso l'Arpa ha effettuato ben quattro misurazioni: nella prima ha rilevato 0,36 milligrammi di benzopirene (limite sempre a 0,1, con un'incertezza di 0,13); nel lato Nord 0,71 (sette volte tanto, incertezza 0,24), nella zona centrale 0,91 (9 volte tanto, incertezza 0,29), mentre nel lato Sud-Est 1,4 (14 volte tanto, incertezza 0,42).

Comune, Arpa e Azienda sanitaria, che operano con un protocollo messo a punto con Regione e Provincia, intendono analizzare a fondo l'entità delle contaminazioni procedendo con caratterizzazioni del terreno, al termine del quale il Comune potrebbe decidere per la bonifica. «Tutto è nato nel 2014 dalla decisione di definire lo stato dei terreni nell'area prospiciente la Ferriera - ha osservato l'assessore - con l'intenzione di capire se c'è un collegamento tra l'inquinamento dello stabilimento e il suolo intorno». Sono stati studiati vari siti delle aree verdi di Servola adiacenti la fabbrica e altri «situati a una distanza tale da ritenerli non direttamente colpiti da emissioni industriali», si legge nel protocollo, cioè piazzale Rosmini, il giardino di via Giulia e il Sincrotrone di Basovizza. Solo piazzale Rosmini appare contaminato in tutte e quattro le analisi fatte.

Le indagini a Servola, oltre alla Pineta “Miniussi”, hanno interessato anche l'area di verde pubblico di via Norma Cossetto, il giardino “Antollovich” di via Valmaura-via Carpineto, piazzale Atleti Azzurri d'Italia e, sempre nel rione, l'aiuola spartitraffico della Grande Viabilità. Ma la presenza delle sostanza a livelli elevati è stata riscontrata solo al”Miniussi”.

La causa è la Ferriera? «Possiamo affermare che lo stabilimento - ha risposto Laureni - per quanto riguarda i siti prospicienti finora investigati, ma con l'eccezione della pineta, non sembra aver elevato la concentrazione delle sostanze al di sopra di valori accettabili».

Al momento sono in fase di campionamento altre zone del quartiere, i cui risultati saranno disponibili a maggio, parallelamente all'attività di approfondimento su quanto trovato in Piazzale Rosmini con l'obiettivo di individuare le sorgenti dell'inquinante.

«Il divieto di l'accesso nelle due aree verdi - ha precisato l'assessore - è una procedura di prevenzione. Si può entrare e usare panchine e giochi, ma non la parte verde, dunque le aiuole».

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