Ingabbiata a Medea l’Ara Pacis Mundi Serviranno tre anni per finire i lavori

Spesa di 100 mila euro per rifare il rivestimento in marmo ma la pavimentazione, complice problemi tecnici, è da finire
L’Ara Pacis di Medea come si presenta oggi ingabbiata, sotto in costruzione nel 1951
L’Ara Pacis di Medea come si presenta oggi ingabbiata, sotto in costruzione nel 1951

Marco Silvestri / MEDEA

L’Ara Pacis Mundi di Medea finisce “ingabbiata”. Stanno per partire i lavori per la messa in sicurezza del complesso monumentale (2° lotto) con la sistemazione del rivestimento della Camera Sacra per una spesa di investimento di 100 mila euro (contributo regionale).

La prima fase delle operazioni ha riguardato la sistemazione dei ponteggi predisposti dalla Sca Montaggi di Ronchi dei Legionari per conto della ditta Aprile Alessandro srl di Bagnaria Arsa che ha in appalto gli interventi. Dalla pianura il celebre monumento, simbolo della pace nel mondo, appare in una veste insolita, pesantemente ingabbiato dai ponteggi che lo circondano. Così si era visto solo negli anni della sua costruzione nel 1951.

Il progetto è stato predisposto dall’architetto Roberto Daris e prevede importanti interventi di risanamento e messa in sicurezza. Il rivestimento del Tempio che contiene l’Ara è costituito da lastre di marmo Travertino. Per i lavori si ripropone la stessa metodologia adottata in passato con il fissaggio delle lastre e la stabilizzazione mediante perni d’acciaio. Altre fasi operative che si prevede di fare riguardano l’impermeabilizzazione e il lavaggio. Questo intervento si inserisce nell’ambito del vasto progetto di restauro del complesso monumentale dell’Ara Pacis Mundi, predisposto dall’amministrazione comunale di Medea e concordato con il Commissariato generale per le onoranze dei Caduti.

Il primo lotto di interventi (150 mila euro finanziati dall’Uti Collio Isonzo) è ancora in fase di realizzazione con la sistemazione della pavimentazione esterna. I lavori si erano avviati nell’ottobre del 2019, ma c’è stato un notevole ritardo nel loro svolgimento per problemi tecnici e in seguito a causa dell’emergenza sanitaria del Covid–19.

Gli interventi ora sono fermi e riprenderanno probabilmente in settembre quando le condizioni atmosferiche consentiranno l’effettuazione dei lavori che, con le temperature estive non è possibile fare. Un terzo intervento prevede la sistemazione della pavimentazione interna. Nell’ambito di questa sistemazione complessiva il Comune interverrà anche sulla Corte della Pace e dei premi Nobel, l’area in prossimità dell’Ara Pacis che testimonia e onora l’impegno degli uomini, delle donne e delle organizzazioni internazionali che più hanno lavorato per la pace. Per vedere completati tutti i lavori ci vorranno almeno tre anni. —

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