Infrastrutture: Croazia ai vertici europei con 1240 km di autostrade
Il raddoppio della Ipsilon è l’ultimo atto del potenziamento iniziato undici anni fa Ora la rete conta su 26 chilometri ogni centomila abitanti. La media Ue è di 14
FIUME. La recente inaugurazione del tratto raddoppiato della Ipsilon istriana tra Umago e Canfanaro, lungo circa 60 chilometri, ha segnato l’ennesimo atto di potenziamento della rete autostradale in Croazia, che sta avendo luogo in modo sollecito dall’anno 2000. Da allora, e sono 11 anni, le autostrade sono passate da 540 a 1240 chilometri, ponendo il Paese ai vertici della graduatoria europea in materia. Ci sono oggi 2,06 chilometri autostradali per 100 chilometri quadrati di superficie, oppure 26 km di autostrade per ogni 100 mila abitanti. I risultati di un’indagine della Banca mondiale indicano che nei 15 vecchi Stati dell’Unione europea ogni 100 chilometri quadrati vi è un chilometro e 650 metri di autostrada, come pure 14 km di arteria autostradale per 100 mila abitanti.
Dal 2000 in poi, a prescindere da quale fazione politica sia stata al potere, si sono costruiti in Croazia 700 chilometri autostradali, che hanno comportato un notevole sforzo finanziario per le casse statali. Dal 2000 al 2004 i lavori di costruzione hanno assorbito ogni anno circa il 3,5 per cento del prodotto interno lordo e ora – secondo una valutazione della Banca mondiale – dal 2008 al 2012 la restituzione dei mutui accesi per la nuova rete viaria si mangia lo 0,7 – 0,8 % del pil. I due terzi di questa percentuale riguardano i prestiti, il resto gli interessi.
Non sempre autostrade, però, fa rima con sviluppo economico. Ad approfittarne sono stati soprattutto il settore turistico e anche il porto di Fiume e un paio di zone industriali. Non ci sono invece tangibili segnali e risultati che le autostrade moderne abbiano contribuito a rimettere in piedi le disastrate economie delle aree attraversate. Stando agli esperti, come Ivan Dadic della facoltà zagabrese di Scienze dei trasporti, c’è poi un altro aspetto, non meno importante: per essere remunerative le autostrade croate avrebbero bisogno di una movimentazione quotidiana che attualmente non soddisfa gli appetiti delle imprese concessionarie. Facciamo l’esempio della Dalmatina, la Zagabria – Spalato – Ravca, dove la media è di 5 – 6 mila passaggi al giorno, che salgono a 10 mila durante l’ alta stagione turistica. La soglia di convenienza per quanto investito è invece di 16 mila veicoli.
La crisi comunque non sembra avere inferto mazzate al settore: se nel 2010 non è stato inaugurato nemmeno un chilometro autostradale, quest’anno – in giugno – ai apriranno ancora i 10 chilometri della Dalmatina da Ravca a Vrgorac, nell’ entroterra dalmata, e poi in ottobre i 18 km del segmento orientale della Ispilon istriana, tra Canfanaro e Pisino e ancora i 12 km da Velika Gorica a Sisak, nelle vicinanze di Zagabria.
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