Influenza A, in arrivo 170mila dosi per la regione

Kosic: «Partiremo con medici e operatori del 118». Il ragazzo ricoverato a Monza sconfigge il virus
TRIESTE
Quando l’hanno ricoverato, non ce la faceva neppure a respirare. Ma il ragazzo di 24 anni, ricoverato in coma a Monza, alla fine ce l’ha fatta: ha sconfitto il virus dell’influenza A anche se le sue condizioni restano molto gravi. Nel frattempo, mentre si registrano nuovi ricoveri, continua la corsa al vaccino. E la Regione Friuli Venezia Giulia, nelle ore in cui la Cina approva la messa in produzione di un vaccino monodose, annuncia l’arrivo di 170mila dosi.


IN REGIONE
I casi sinora segnalati, in Friuli Venezia Giulia, sono 45. Ma, sottolinea l’assessore alla Sanità Vladimir Kosic, l’allarmismo va bandito: «Si tratta di una malattia che generalmente si manifesta in forma lieve». In regione, continua Kosic, non si prevedono chiusure di scuole, almeno «non al momento», mentre a ottobre si parte con la vaccinazione delle categorie più a rischio. L’8 settembre, come annunciato, ci sarà un vertice operativo a Udine con gli operatori sanitari. E il dipartimento di Medicina di laboratorio del Burlo Garofalo di Trieste continuerà a essere il riferimento regionale.


I VACCINI
E il vaccino? «Entro metà novembre arriveranno 170 mila dosi contro l’influenza A H1N1» conferma, dopo il vertice romano con il viceministro della Sanità Ferruccio Fazio, lo stesso Kosic. E spiega: «Le dosi arriveranno da Siena e saranno raccolte in un unico centro di stoccaggio, a Pordenone, in un magazzino. Da lì verranno inviate alle singole Aziende sanitarie». Kosic aggiunge che, nella campagna di vaccinazione, priorità verrà data al personale dei servizi essenziali, iniziando dai medici, dagli operatori del 118 e della rianimazione e passando subito dopo alle forze dell’ordine, alla protezione civile, agli addetti di trasporti, energia e acquedotti. Ma l’assessore regionale aggiunge che, già nella prima fase, saranno vaccinati anche tutti i cittadini ”a rischio”, con malattie croniche come l’asma o le patologie cardiovascolari. E gli altri? Kosic afferma che, nella seconda fase «che partirà a gennaio», quando saranno disponibili altre dosi, la campagna sarà estesa alla fascia d’età più a rischio, quella tra i 2 e i 27 anni, con modalità ancora da definire. I cittadini coinvolti saranno sottoposti a due iniezioni, del tutto gratuite, a distanza di quattro settimane.


IL PICCO
In Italia, secondo gli esperti, il picco dovrebbe verificarsi a cavallo di Natale e colpire da 1,5 a 3 milioni di persone. Il piano nazionale prevede, complessivamente, la vaccinazione di 8 milioni di persone in una prima fase e di altre 16 nella seconda. Il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini, intanto, conferma che le scuole «riapriranno regolarmente» e che in caso di maggiore diffusione del virus «valuteremo caso per caso». Intanto tutte le Regioni stanno mettendo a punto i piani per affrontare l’influenza: si va dai medici sentinella ai posti letto aggiuntivi negli ospedali anche tramite il blocco di ricoveri programmati.


IL VIRUS
All’ospedale San Gerardo di Monza, intanto, l’operaio parmense di 24 anni ha vinto la sua battaglia contro l’influenza A, ma resta in gravissime condizioni. «In un campione di materiale analizzato all’Istituto virologico dell’Università di Milano non è stato riscontrato il virus», ha spiegato il primario di rianimazione Roberto Fumagalli. Purtroppo, però, il quadro clinico del ragazzo resta gravissimo: è ancora in coma farmacologico, in dialisi e respira solo attraverso macchinari. Critiche, ma stazionarie, le condizioni dell’uomo di 51 anni ricoverato all’ospedale Cotugno di Napoli. Saranno dimessi a breve gli altri due pazienti, 27 e 23 anni, in isolamento dall’inizio del mese, e non è grave neppure la donna di 37 anni risultata ieri positiva al test.


LA CINA
Dopo l’Europa e gli Stati uniti, infine, anche la Cina approva la messa in produzione di un vaccino contro l’influenza A. A differenza dei grandi laboratori occidentali che hanno puntato su un farmaco realizzato in due dosi, il vaccino sviluppato dalla cinese Sinovac sarà monodose

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