Infiltrazioni ed erbacce sulle pareti del duomo, a Muggia scatta l’allerta
MUGGIA «Le infiltrazioni d’acqua minacciano l’organo dietro il rosone nonché le pietre della facciata: bisogna intervenire prima che sia troppo tardi». Don Silvano Latin, parroco di Muggia, lancia l’allarme sulle condizioni di quello che è uno dei simboli della cittadina rivierasca: il duomo. L’edificio di culto di piazza Marconi giace in uno stato di conservazione decisamente non buono. A preoccupare, in particolare, è la facciata, un gioiello architettonico del XV secolo in stile gotico.
I ciuffi d’erba che stanno sorgendo tra le pietre sono sempre più evidenti e deturpano, da un punto squisitamente estetico, l’edificio. Ma il problema va ben oltre il discorso della mera bellezza. «Sono preoccupatissimo dall’organo, gioiello del duomo, che si trova proprio dietro il rosone. Temo che le infiltrazioni possano da un momento all’altro arrivare a danneggiare questo splendido strumento», racconta Latin. Ma l’acqua rischia seriamente di compromettere la stessa stabilità del monumento e di causare il distacco di alcune parti della facciata, con potenziali situazioni di pericolo per le persone. «La situazione è grave, urgono degli interventi di manutenzione», aggiunge il parroco.
Il costo dei lavori ammonta a circa 80 mila euro. Della questione si sta interessando direttamente il vicesindaco Francesco Bussani: «Purtroppo la Parrocchia non ha fondi a disposizione per intervenire in tal senso e il Comune non ha titolo per poter spendere fondi pubblici per quello che, al di là dell’innegabile legame con la città, resta un bene privato. Ma proprio perché credo che, al di là della proprietà, questo sia un patrimonio di tutta la cittadinanza, mi sono incontrato con don Latin per discutere del problema e abbiamo deciso di andare insieme a incontrare il responsabile del Servizio Beni culturali della Regione, l’ente che ha tra le proprie competenze la conservazione dei monumenti storico-artistici del territorio».
I funzionari regionali hanno evidenziato come l’unico modo per ottenere un contributo è quello di partecipare ad alcuni bandi pubblici. «So che don Latin si è subito attivato in tal senso, ma l’esito della richiesta non è affatto scontato. I fondi necessari per risolvere il problema sono una cifra che per la Regione è minima, ma a cui la Parrocchia non è in grado di far fronte autonomamente», puntualizza Bussani. Il vicesindaco è pronto a chiedere insieme allo stesso Latin un appuntamento all’assessore regionale Tiziana Gibelli, sperando che da parte della Regione sia «condivisa l’importanza di un monumento di pregio e di indiscutibile valore non solo per la nostra comunità ma per tutto il territorio» e che, insieme, si possa «trovare una soluzione per intervenire. Il numero due della giunta Marzi non ha dubbi: «Al di là dell’amarezza che ci lascia il vedere i turisti che fotografano i ciuffi d’erba sulla facciata del duomo, non possiamo assistere da spettatori al rischio di deterioramento di un bene così prezioso per la nostra città e per tutto il Friuli Venezia Giulia».—
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