Infanzia, in Fvg il minor tasso di povertà educativa

Il dato emerge da un rapporto di Save the Children. Solo 2 bimbi su 10, però, vanno al nido e 4 ragazzi su 10 non leggono libri
Bambini in un asilo
Bambini in un asilo

TRIESTE È il Friuli Venezia Giulia la regione italiana con il minor tasso di povertà educativa registrato tra bambini e ragazzi. Ma solo 2 bambini su 10 frequentano l'asilo nido o un servizio per la prima infanzia; più di 8 classi su 10 delle scuole secondarie non offrono il tempo pieno agli studenti; quasi UN ragazzo su 3 non naviga su internet e più di 4 su 10 non leggono libri. È quanto emerge dal rapporto «Nuotare contro corrente. Povertà educativa e resilienza in Italia» diffuso oggi da Save the Children, in occasione del lancio della campagna Illuminiamo il futuro.

Il dato sul tasso di povertà educativa è il risultato di una somma di indicatori. In Fvg l'8% dei ragazzi abbandona la scuola precocemente, contro il 14% della media italiana; il 78% (contro l'87% della media nazionale) non frequenta l'asilo nido; il 59% (66%) delle classi della scuola primaria e più dell'80% (86%) di quelle della scuola secondaria, non offrono l'opportunità del tempo pieno agli studenti; il 32% (49%) non accede al servizio di mensa scolastica.

Per quanto riguarda la partecipazione dei minori alle attività culturali e ricreative, più del 40% dei minori in Fvg non legge libri (53% a livello nazionale); il 32% non utilizza internet (29%) e più del 35% non fa sport (43%). Inoltre, il 63% non va a teatro (69% in Italia), più del 45% non visita mostre o musei (55%), il 72% non assiste a concerti (77%) e il 65% non visita siti archeologici (69%). Tuttavia, tra i minori quindicenni svantaggiati, quasi 4 su 10, il 37%, sono «resilienti», cioè riescono a raggiungere le competenze minime sia in matematica che in lettura, emancipandosi dalle condizioni familiari di partenza. Una percentuale al di sopra della media nazionale del 26%.

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