Indice di contagio sotto l’1. Nuovo colore per 9 regioni

ROMA Il monitoraggio settimanale a cura dell’Iss dice che il malato è ancora grave, ma in lenta via di guarigione, con l’indice di contagiosità, l’Rt, che scende sotto il livello di allarme di uno, fermando l’asticella a 0, 91. E oramai sopra il valore di guardia sono soltanto 5 regioni: Calabria (1,06), Lazio (1,04), Molise (1,38), Toscana (1,01) e Veneto (1,13). Ma tutte le regioni, grazie proprio all’Rt basso, sono negli scenari 1 e 2, che le collocano nella fascia gialla, dove le misure sono più soft.
Domenica 13 dicembre sarà poi la volta di Basilicata, Lombardia, Piemonte e Calabria stingersi da arancio a giallo. Mentre l’unica regione rossa, l’Abruzzo, dovrà aspettare la domenica prima di Natale, quella del 20, prima di poter riaprire i negozi e poter finalmente far uscire liberamente di casa i suoi abitanti, passando alla meno severa fascia arancione.
Che però non sia un liberi tutti lo dice il nuovo Dpcm, che dal 21 fino al 7 gennaio rinforza la zona gialla, impedendo comunque gli spostamenti oltre il proprio confine regionale. E lo conferma il monitoraggio di ieri, che fotografa la situazione dal 23 al 29 novembre. «Sebbene la pressione sui servizi sanitari sia ancora molto elevata – scrivono i curatori del Report – si osserva complessivamente un miglioramento dell’epidemia sul territorio nazionale». Anche se, aggiungono subito dopo, «l’incidenza rimane ancora troppo elevata per permettere una gestione sostenibile».
Perché è vero che il numero di contagi per 100mila abitanti negli ultimi 14 giorni è si sceso da 706 casi a 590. Ma i 24mila contagi rilevati ieri dal bollettino della protezione civile restano tanti. E anche se la pressione sugli ospedali è diminuita, soltanto Basilicata, Calabria, Campania, Sicilia e Veneto non hanno le terapie intensive sovraccariche. Con questi numeri di base un cinepanettone di Natale sulla falsa riga di quello girato quest’estate ci porterebbe dritto a sbattere contro una terza ondata. Gli scienziati lo hanno spiegato a Conte, che per questo ha blindato il Natale. –
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