Incubo mucillagini: diportisti bloccati, Marina invasi. Il borino spazza la superficie del mare, ma la massa è in profondità

Domenica mattina in pochi a nuotare. Golfo deserto con barche ormeggiate per timore di rovinare i motori e scuole di vela in difficoltà. Tuffi lontano dal limo. Preoccupati i gestori degli stabilimenti balneari
Laura Tonero Micol Brusaferro
La sacchetta a Trieste ancora piena di mucillagini Foto Lasorte
La sacchetta a Trieste ancora piena di mucillagini Foto Lasorte

Barche ferme, vele ammainate, motori spenti. Le mucillagini in questi giorni stano mettendo in seria difficoltà anche i diportisti e quindi le marine che si affacciano sul golfo. Con «disagi non da poco per i clienti – indica Fabiano Parrello, direttore del porto turistico di Marina San Giusto – che di fatto restano a prendere il sole sulla barca, guardandosi bene dal mettere i piedi in acqua, senza uscire al largo, perché le mucillagini si infilano nei tubi di aspirazione dell’acqua, utile poi a raffreddare il motore, creando inevitabili danni, soprattutto ai motoscafi che hanno un impianto motoristico più importante». Senza contare che le mucillagini «ora hanno anche un odore sgradevole», constata il direttore del marina di Molo Venezia. E oltre all’olezzo, c’è pure una questione estetica, con il mare color fango, limaccioso.

Situazione migliorata, ma è un’illusione

Domenica mattina la situazione, solo apparentemente è sembrata migliorare. Il borino ha mandato al largo le strie di mucillagini ripulendo la superficie del mare. Ma in molte zone il limo è rimasto incastrato nei porticcioli e la bassa intensità del vento non è riuscita ancora a rimescolare l’acqua spingendo lontano le colonne “gelatinose” provocate dalle fioriture delle alghe che sono rimaste confinate in profondità, pronte a riemergere a meno di una bora molto forte. Dalle alture del Carso si notano in maniera evidente le striature di mucillagine pronte a prendere nuovamente d’assalto la costa. Favorite anche dalla corrente che spinge, risalendo dalle coste dell’Istria verso Trieste e poi verso Grado, Lignano e Venezia.

Uno scatto di Andrea Lasorte la domenica mattina
Uno scatto di Andrea Lasorte la domenica mattina

Pochi i bagnanti che hanno provato a fare un tuffo, a causa della massa presente ancora sotto il livello del mare. Deserto di barche o motoscafi nel golfo domenica mattina, troppo alto il rischio di trovarsi con i filtri del motore intasato. E la situazione è critica per tutte le attività legate al mare

Ferme le attività della vela e il diporto

La situazione a Muggia tra i pontili
La situazione a Muggia tra i pontili

Condizioni che incidono anche sull’attività delle scuole di vela. Terminate le scuole, molte famiglie hanno iscritto i figli ai corsi, che quindi non si fermano, «ma al rientro di ogni lezione – spiega il presidente della Lega Navale Fabrizio Bonazza – gli istruttori si vedono costretti a pulire i filtri, perché altrimenti questa sostanza si cristallizza nei tubi creando seri danni». Per lo scafo della barca, invece, «non ci sono particolari problemi – precisa Bonazza – perché queste alghe non sono corrosive».

Un fine settimana quindi sfavorevole a chi ama andare al mare – i triestini ieri si sono tuffati solo nei tratti dove il fenomeno non era evidente – e per chi si vuole godere un’uscita in barca. Anche se il vento di brezza ieri ha portato a un leggero miglioramento, almeno stando ai giorni precedenti. Tutti aspettano la Bora.

Diportisti in attesa rimandano i lavori

«Ci sono diversi clienti – riferisce Parrello – che dovevano andare a ritirare la barca in cantiere, per portarla poi nel nostro marina, ma hanno rimandato l’appuntamento. Perché hanno timore a fare l’attraversata per arrivare fino a Trieste, valutando anche la situazione che le mucillagini stanno creando al largo e non solo sulla costa». Il direttore racconta inoltre che «i turisti in arrivo in barca non sempre sono informati sul fenomeno e ne restano incuriositi, chiedendo informazioni».

Il presidente dell’Adriaco, Nicolò de Manzini, sebbene le acque che abbracciano lo storico yacht club ancora ieri risultavano colonizzate dalle mucillagini, testimonia come «non mi sono stati segnati danni alle imbarcazioni, e sembra che aldilà della questione estetica non ci siano grandi problemi per i filtri per il raffreddamento del motore, visto che questi organismi si fermano in superficie».

Spostandoci nelle acque di Muggia, il direttore di Porto San Rocco, Stefano Sponza, racconta di «una situazione che non crea particolari problemi ai diportisti, visto che tocca solo un’area limitata». Le mucillagini, però, in serata invadevano ancora le coste dell’intero golfo.

La situazione degli stabilimenti balneari

Da Grignano, Alex Benvenuti, titolare di Sirena e Riviera, pensando ai giorni scorsi parla di «scenario terrificante, da quando sono qui non avevo mai visto qualcosa di simile. Ieri è stata la prima giornata di estate e purtroppo la situazione del mare era pessima, oggi tutto è perfetto. Abbiamo anche ricevuto una recensione negativa - racconta - sulle condizioni dell’acqua, e abbiamo chiarito che di solito è totalmente diversa. E che era solo una circostanza eccezionale. Qui per altro è particolarmente limpida e pulita. Aspettavamo quindi con ansia il vento e finalmente è arrivato».

Anche da Sticco tutto sembra rientrato nella normalità, «le mucillagini se ne sono andate - conferma uno dei soci, Francesco Minucci - comunque eravamo pieni anche nei giorni scorsi, faceva caldo e la gente ha voglia d’estate».

Stessa situazione anche alle Ginestre, «abbiamo avuto molte persone, anche ieri, nonostante sia stato il giorno peggiore dal punto di vista del mare sporco. Certo la gente tendeva a non andare in acqua - spiega il gestore Luca Calabrò - adesso per fortuna tutte le chiazze sono sparite. E speriamo ovviamente non tornino».

Qualche residuo è rimasto ancora all’Ausonia, «ma niente a che vedere con i giorni scorsi - sottolinea dallo stabilimento Cristina Cecchini - pensando a ciò che abbiamo visto adesso siamo in un paradiso. Certo ci vuole un po’ di pazienza perché tutto sparisca, comunque siamo contenti. Noi avevamo la spiaggetta piena di mucillaggini, mentre nelle altre zone, complice l’acqua alta, la situazione era leggermente migliore. I ragazzi soprattutto hanno fatto i tuffi comunque. Mi auguro che adesso i problemi siano finiti, dopo il maltempo e il mare sporco mancano solo le cavallette - scherza - abbiamo bisogno di un quadro meteo stabile per vivere a pieno l’estate e speriamo che d’ora di essere più fortunati».

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