Incontro Italo Austriaco, cooperazione tra i due Paesi nel segno della pace

Il ministro Fontana con delega alla famiglia: "Europa sia un luogo dove vengono rispettate le tradizioni". Il collega austriaco alla Difesa: "La pace non è una cosa ovvia, né scontata e dobbiamo lavorare ogni giorno per mantenerla". 
Foto Bruni Trieste 08.09.2018 Commemorazione Italo-austriaca: Fedrica, Min. Fontata-Min. Kunasek
Foto Bruni Trieste 08.09.2018 Commemorazione Italo-austriaca: Fedrica, Min. Fontata-Min. Kunasek

TRIESTE È con la deposizione delle corone davanti al Monumento ai caduti italiani - sul piazzale della Rimembranza del colle di San Giusto - e alla targa dedicata ai caduti italiani in divisa austro-ungarica, che si sono avuti i momenti più intensi delle celebrazioni per il 27/o Incontro Italo Austriaco della Pace in corso a Trieste, con cui vengono ricordate le vittime civili della Grande Guerra.

Le cerimonie, organizzate dall'Unione degli Istriani in collaborazione con il Comune di Trieste e la Regione Friuli Venezia Giulia ed il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, hanno visto la partecipazione del ministro alla Famiglia e disabilità Lorenzo Fontana, il ministro della Difesa austriaco Mario Kunasek e il presidente della Regione Fvg Massimiliano Fedriga, insieme al prefetto e al questore di Trieste Annapaola Porzio e Isabella Fusiello, l'assessore comunale all'Urbanistica Luisa Polli e al presidente dell'Unione degli istriani Massimiliano Lacota.

Sottolineando l'importanza di mantenere vivo il ricordo delle vittime del primo conflitto mondiale, il ministro Fontana ha ricordato come «l'obiettivo per il futuro, sia quello di fare in modo che l'Europa sia un luogo dove vengono rispettate le identità, le tradizioni, la cultura di ogni popolo, nel dialogo e nella discussione. Credo che sia l'unico futuro che può avere l'Europa e sono convinto che potremo farlo anche con l'aiuto del nostro governo e del governo austriaco». «Da ex soldato e ministro della Difesa - ha detto dal canto suo il ministro della Difesa austriaco, Mario Kunasek - è un obbligo e un onore ricordare le vittime civili e militari cadute in questo conflitto mondiale». «Dobbiamo imparare dal passato - ha poi aggiunto - e ricordare sempre che la pace non è una cosa ovvia, né scontata e dobbiamo lavorare ogni giorno per mantenerla». «Penso - ha poi concluso - che sia il governo austriaco che quello italiano, così come anche altri in Europa sappiano cosa fare per mantenere la pace».

«Oggi - ha affermato il governatore Fedriga - non ricordiamo solo degli avvenimenti storici, ma le tante persone che sono state mandate a combattere in terre che non conoscevano e non consideravano proprie e che hanno perso la vita per darci il futuro che oggi possiamo vivere». Ed è «proprio da queste basi» che «dobbiamo partire per far sì che l'Unione europea non sia una realtà autoreferenziale, ma un'istituzione attenta alle persone che pone al centro della propria azione i bisogni dei popoli».

Questo pomeriggio le celebrazioni sono proseguite con la messa officiata dall'arcivescovo di Trieste, Giampaolo Crepaldi, al Santuario di Monte Frisa (alle ore 17), mentre alle 20, al Politeama Rossetti, la Banda Imperiale di Vienna terrà un concerto, in omaggio a tutti i caduti della Grande Guerra.

Domenica mattina, invece, partirà alle 10.30 da piazza San Giovanni, la sfilata che percorrerà il centro di Trieste e si concluderà alle 14 in piazza Unità con un concerto della Banda Refolo, che chiuderà i tre giorni di manifestazione. Gli Incontri Italo Austriaci della Pace - che quest'anno cadono nel centenario della conclusione della Grande Guerra e che per la prima volta si tengono a Trieste - si sono tenuti per la prima volta al Passo del Tonale nel 1992 con gli allora ministri degli Esteri Emilio Colombo e Alois Mock. La scorsa edizione si era tenuta a Trento e Rovereto.

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