Finisce con l’auto in un fosso sulla strada del Preval: morto trentenne
A perdere la vita è stato Mickey Cucit, 30 anni. La vettura si è cappottata a bordo strada. Inutili i soccorsi

Incidente mortale nel tardo pomeriggio di oggi, sabato 1° febbraio, sulla strada del Preval, nel territorio al confine tra Mossa, Capriva del Friuli, Cormons e San Floriano del Collio. A perdere la vita è stato Mickey Cucit, 30 anni.
Cucit si trovava alla guida della sua Kia Sportage e stava procedendo lungo via Commerciale diretto verso Zegla, località dove la famiglia ha casa. Nel tratto tra il laghetto e l’incrocio per Capriva del Friuli, affrontando una curva a sinistra, ha perso il controllo del veicolo, finendo fuori strada.

In quel punto, al bordo della carreggiata si trova un fossato dove, per consentire ai mezzi agricoli il passaggio verso i campi da coltivare, a intervalli regolari, ci sono degli attraversamenti in terra. È proprio in prossimità di uno di questi attraversamenti che l’automobile è uscita di strada. Andando a sbattere contro il ponticello con la parte frontale, la Kia è decollata in aria. Il veicolo è quindi atterrato violentemente con il muso sul terreno per poi cappottarsi e finire la propria corsa, sottosopra, nel fossato a una trentina di metri dal punto della fuoriuscita.

Sul terreno sono rimasti i profondi solchi lasciati dall’impatto e molti detriti.
L’incidente è avvenuto intorno alle 18.30 quando ormai era già buio. Tra il chilometro 2+800 e il chilometro 2+900 - come anche nel resto della strada del Preval - non è però presente l’illuminazione pubblica e l’automobile nel fossato non era quindi visibile, ma i frammenti sparpagliati sulla carreggiata hanno richiamato l’attenzione di alcuni automobilisti di passaggio che si sono fermati e hanno allertato i soccorsi.

Sul posto sono arrivate l’automedica e un’ambulanza della Croce Verde Goriziana, una squadra dei vigili del fuoco e le pattuglie dei Carabinieri delle stazioni di Capriva del Friuli e di San Floriano del Collio. Per dinamica, inizialmente, è stato allertato anche l’elicottero del soccorso regionale.
Una volta rimossa la portiera dell’abitacolo, i sanitari hanno potuto estrarre dal veicolo Cucit con l’aiuto dei vigili del fuoco, ma per lui non c’era già più nulla da fare. Quando è stato chiaro l’esito fatale dell’incidente, l’elisoccorso ha invertito la rotta e ha fatto ritorno alla propria base di partenza.

In attesa del nulla osta del magistrato per la rimozione della corpo e dell’arrivo del carro attrezzi per il recupero del veicolo, la strada è stata chiusa alla viabilità per alcune ore. Straziante l’arrivo sul posto dei familiari chiamati al riconoscimento della salma.
L’incidente non ha coinvolto altri veicoli e le cause dell’uscita di strada verranno stabilite dai carabinieri che hanno anche raccolto le testimonianze degli automobilisti di passaggio. Nessuno avrebbe in ogni caso assistito all’uscita di strada. Di certo, Cucit conosceva quella curva. L’aveva percorsa centinaia di volte per andare a Zegla. Tutte le ipotesi sono al vaglio: dal malore alla distrazione, dal guasto meccanico alla velocità eccessiva.
In ogni caso, l’incidente mortale del trentenne segue di pochi giorni quello avvenuto domenica sera a Cormons dove, sulla strada della Boatina, al confine tra la cittadina collinare e Corona, a perdere la vita è stato il 64enne Fabrizio Tomadini, storica firma del Messaggero Veneto che stava rincasando in sella al suo scooter.
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