Inchiesta sulla fuga di notizie: lasciano due “vittime” illustri
TRIESTE Due “vittime illustri” delle intercettazioni disposte dal procuratore Carlo Mastelloni hanno già i bagagli in mano. La conferma è arrivata: da Trieste partiranno entro pochi giorni due ufficiali dei carabinieri di grande professionalità ed esperienza. Due cavalli di razza. Si tratta del capitano Fabio Pasquariello e del tenente colonnello Antonio Garritani. Pochi mesi fa erano stati colpiti dagli avvisi di garanzia spediti da Mastelloni per la fuga di notizie. Accusati di essere dei “pusher” del cronista di giudiziaria del Piccolo Corrado Barbacini. Entrambi sono stati trasferiti a Udine.
La loro è stata un’uscita di scena cercata più che una cacciata, una soluzione quasi inevitabile a fronte di una situazione difficile da gestire. Non appena ricevuto l'avviso di garanzia, Pasquariello aveva chiesto il trasferimento per incompatibilità ambientale. E così aveva fatto anche Garritani. Entrambi considerati presenze ingombranti. Per il capitano si tratta di un ritorno, ma questa volta non dirigerà un reparto investigativo come ha fatto per un anno e mezzo - e con risultati brillanti - in via dell’Istria. Si occuperà di logistica al comando regionale dell’Arma. Garritani è destinato all’ufficio Oaio, acronimo di Ordinamento, addestramento, informazioni e operazioni. Incarico amministrativo, non più “on the road”. E pensare che Pasquariello, classe 1964, qualche anno fa era diventato famoso perfino a Cuba per aver risolto il giallo dell’omicidio Burgato. Era arrivato a Trieste da Udine, dove aveva messo la firma sui casi più difficili, risolti poi rapidamente. L'ultimo caso in Friuli era stato quello di Silvia Gobbato, la giovane legale uccisa a coltellate lungo l’ippovia del Cormor. Pasquariello e la sua squadra in tre giorni avevano dato un nome all’assassino, che ha confessato.
A Trieste, le cose sono andate diversamente. Ha scoperto sì i ladri che facevano saltare le casse continue, e ha tentato di risalire all’assassino di monsignor Rocco, ma è poi incappato nell’inchiesta per fuga di notizie voluta da Mastelloni che, poco più di un anno fa aveva inviato una circolare a tutti i suoi pm e a tutti i corpi di polizia, intimando il silenzio su tutte le indagini. Pasquariello sarà sostituito dal capitano Marcello Sardu, che proviene dalla compagnia di Città della Pieve.
A Garritani subentra invece un ufficiale che, in passato, ha già prestato servizio a Trieste. Si tratta del maggiore Roberto Binotti, attuale responsabile del nucleo informativo dei carabinieri di Palermo. Recentemente si è occupato, come ispettore nominato dal prefetto, delle infiltrazioni mafiose nel comune di Giardinello.
Ma se ne va da Trieste - dopo quasi 4 anni - anche il comandante provinciale Andrea Guglielmi. Va a Firenze a fare il capo di stato maggiore della scuola sottufficiali. Anche lui lascia l’attività operativa. Nuovo comandante di Trieste è stato nominato il colonnello Daniel Melis. Proviene dal V reparto dello Stato maggiore della Difesa. Arriverà a metà settembre. Ha un curriculum di primo piano. A Cagliari, Melis ha diretto il reparto operativo. E sempre in Sardegna, ma a Sassari, ha comandato il nucleo operativo risolvendo brillantemente svariate indagini tra cui quella del sequestro dell’allevatore di Bonova, Giovanni Battista Pinna.
A Udine, al comando regione, andrà anche il maggiore Maurizio Licalzi, per anni comandante delle compagnie di via Hermet e di Muggia e infine di via dell’Istria. Ma prima comandante del nucleo investigativo di via dell’Istria. Licalzi si insedierà al reparto logistico. Il suo posto a Trieste sarà ricoperto dal capitano Francesco Guzzo, che proviene dal comando provinciale di Roma.
Lascia Trieste per Firenze - anche lui destinato alla scuola sottufficiali - pure il capitano Fabrizio Pinori. Ha comandato la compagnia di Aurisina e poi quella di Muggia prima che venisse soppressa a causa della ristrutturazione dei reparti dell’Arma. Infine, destinato a Udine, anche il tenente colonnello Stefano Toscano, attuale comandante del reparto di pg del Tribunale. Arriva al suo posto dall’ufficio Oaio del comando regione della Calabria il tenente colonnello Franco Giandinoto. (red)
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