Inchiesta Stamina, tra i 20 coinvolti Andolina e Delendi
Ci sono neurologi, biologi, medici degli Spedali civili di Brescia, nonchè l’ex direttore generale del Burlo Garofolo di Trieste e un dirigente dell’Aifa tra le venti persone che stanno ricevendo l'avviso di chiusura indagine nell’ambito dell’inchiesta Stamina della procura di Torino. Oltre a Davide Vannoni, presidente della Stamina Foundation e padre del metodo, nel corposo capo d’imputazione del pm Raffaele Guariniello figurano indagati anche il suo vice, il medico pediatra triestino Marino Andolina, chirurgo ora in pensione ed ex coordinatore del Dipartimento trapianti all'Irccs Burlo Garofolo di Trieste, tra l’altro attuale consigliere comunale a Trieste con la Federazione di Sinistra.
Indagati, a vario titolo, anche Gianfranco Merizzi, amministratore delegato di Medestea; Klimenko Vyacheslav e Olena Shchegelska, biologi ucraini; Leonardo Scarzella, neurologo operante presso l'ospedale Valdese di Torino; Luigi Bistagnino, architetto del Politecnico di Torino; Marcello La Rosa, dirigente dell’Ires Piemonte; Roberto Ferro, presidente del Poliambulatorio Lisa di Carmagnola (Torino); Luciano Fungi, medico del Poliambulatorio Lisa di Carmagnola (Torino); Andrea Losana, ortopedico che operava in regime di service all’ospedale Valdese di Torino; Mauro Delendi, direttore generale dal 2007 al 2010 del Irccs Burlo Garofolo di Trieste (ora all’Azienda ospedaliera di Udine); Ermanna Derelli, direttore sanitario degli Spedali Civili di Brescia; Fulvio Porta, direttore di struttura agli Spedali Civili di Brescia; Carmen Terraroli, membro della segreteria scientifica del Comitato etico degli Spedali civili di Brescia; Arnalda Lanfranchi, dirigente di sezione agli Spedali Civili di Brescia; Gabriele Tomasoni, direttore di struttura agli Spedali civili di Brescia; Carlo Tomino, responsabile dell’Ufficio ricerche e sperimentazione dell’Aifa, l’Agenzia italiana per il farmaco; Erica Molino e Mauriello Romanazzi, accusati di esercizio abusivo della professione di biologo.
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