Incerto il futuro di Discover Trieste

Camber: «Servizio da reinternalizzare». Barbo scettico: «Non sanno che fare»
Son tanti gli argomenti trattati nella seduta fiume sul bilancio: dal mistero sul futuro di Discover Trieste alla sala Tripcovich, alla sala congressi del Silos. Alcuni oratori in aula han fatto da asse portante per i relativi schieramenti, con l’aiuto degli altri: all’opposizione Roberto Cosolini si è fatto carico del centrosinistra, Paolo Menis del M5S. In maggioranza soprattutto Piero Camber, con qualche intervento del sindaco Roberto Dipiazza, che ha concluso i lavori con un sentito discorso di ringraziamento alla maggioranza.


In aula sedevano anche tutti gli assessori, incluso Maurizio Bucci, arrivato con un leggero ritardo. Tanti i punti toccati, dicevamo: un emendamento del dem Giovanni Barbo per il rilancio del sito Discover Trieste, bocciato dalla maggioranza, ha fatto emergere l’intenzione del centrodestra di ripensare lo strumento. «Con i fondi Pisus reinternalizzeremo questo servizio», spiega Camber. Il sito quindi sparirà? Per Camber verrà integrato «in un sistema più ampio». Chiosa Barbo: «Sospetto che non sappiano cosa fare neanche loro». Parlando di tassa di soggiorno, è emerso inoltre che parte dei fondi che ne verranno tratti saranno impiegati nel Parco del mare. Sulle sale congressi, Cosolini ha preso di punta gli uffici, che bocciavano un suo emendamento politico in cui si chiedeva di rilanciare il recupero del Silos. L’ex sindaco, che per tutta la nottata ha esposto le ragioni del Pd, si è inalberato, riuscendo infine a far passare il testo, trasformato in ordine del giorno. Numerosi gli scambi tra ex sindaco e maggioranza, dall’antipatia di Porro (Fdi) per il rock e il web all’iPad di Bucci. I forzisti Bruno Marini e Manuela Declich si sono poi schierati a favore di un emendamento d’opposizione per salvare la Tripcovich: «Conosco il sindaco Dipiazza da molti anni e capita di essere in amichevole contrasto. Questo è uno di quei casi». Nel complesso, aggiunge Marini finito il dibattito, «i tempi stretti hanno impedito un confronto su alcuni punti degni di considerazione sollevati dall’opposizione, in particolare dal Pd. La maggioranza però si è dimostrata compatta e in generale si è trattato di un confronto corretto».
(g.tom.)


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