Incentivi per le assunzioni Respinta una richiesta su tre
La disoccupazione aumenta ma crescono in modo esponenziale le domande di incentivo per assumere disoccupati, donne con più di 50 anni, o per stabilizzare i “tempi determinati” o aiutare chi vuole aprire un’impresa propria, da solo o in società, sulla scorta della legge regionale sul lavoro del 2005.
Un paradosso? Eppure questo dicono le cifre. Con un clamoroso dato che riguarda il 2013: la Regione, che finanzia gli incentivi alle aziende attraverso le Province, nel 2013 ha deciso di chiudere a metà anno le domande, perché a giugno il loro numero era già superiore al corrispondente periodo del 2012, e non ci sarebbero state risorse sufficienti. Già così non bastano, e la situazione di Trieste lo dice chiaramente: pur con la chiusura delle richieste fissata a giugno, gli appelli depositati in Provincia erano stati 828, «e i soldi non bastano, a circa 300 aziende non potremo dare il contributo per le assunzioni» è il calcolo dell’assessore alle politiche del lavoro, Adele Pino. Un terzo dunque dei richiedenti e aventi diritto rimane senza. Forse altrettanti lavoratori non saranno assunti. Nel 2012 (anno intero) le domande erano state 1141. Se nel 2013 fossero state accettate fino a dicembre sarebbero forse state 1600 circa.
Ed è rimasto senza niente in precedenza anche chi ha avuto risposta negativa per carenza di documentazione o altri motivi. Il 16% delle domande è stato rigettato nel 2012, il 12% nel 2013, «quando abbiamo raccomandato agli uffici di fare più assistenza ai richiedenti, per evitare errori penalizzanti» afferma Pino. Ma quand’anche tutte le carte sono a posto, poi manca il corrispettivo in denaro. Quest’anno la Regione ha emanato un nuovo regolamento, ancora più restrittivo negli importi e nei requisiti, e siamo appena all’inizio del primo mese dell’anno e già altre richieste fioccano.
Per assunzioni a tempo indeterminato si sono appellati all’aiuto economico regionale 490 imprese nel 2012 e 300 nei sei mesi del 2013; per la stabilizzazione dei precari: 603 richieste nel 2012 e 487 fino a metà del 2013; per l’apertura di nuove imprese rispettivamente 48 e 41 domande. Di quale entità è la somma che l’impresa può ricevere per ogni nominativo? Quest’anno per assumere disoccupati da almeno 12 mesi 2000 euro se l’azienda beneficia anche di incentivi statali, 4000 se quello regionale è l’unico; per assumere donne di 40-49 anni e uomini di 45-54 la somma è di 3000 oppure 5000 euro; per donne dai 50 in su e uomini oltre i 55 anni rispettivamente 5000 o 7000 euro; per disoccupati a causa di stati di crisi 3500 o 5500 euro. Infine, per stabilizzare tempi determinati 2000 o 4000 euro e altrettanti per dar lavoro di almeno 6 mesi a disoccupati cui manca poco per la pensione. Ultimo dato: chi vuole aprire un’impresa può aspirare a 5000 euro se apre un’azienda individuale, fino a 30 mila se ha dei soci, e a 35 mila se fra loro ci sono persone disabili.
Ma sembrano gocce nel mare se poi un terzo delle domande, già dimezzate, rimane senza niente e se la disoccupazione comunque nel complesso sale. Serve o no questa pioggia di piccoli assegni?
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