Incentivi auto, misure per tutte le tasche: ecco la guida su sconti e contributi
Il provvedimento punta a dare ossigeno a un comparto in sofferenza e ad accelerare la transizione ecologica
TRIESTE Entrano in vigore gli attesi incentivi introdotti dal governo Draghi, che prevedono sconti fino a 5 mila euro per l’acquisto di un’auto elettrica, fino a 4 mila per una ibrida o per un mezzo a due ruote (sempre green), fino a 2 mila per una vettura “tradizionale”, diesel o benzina.
Ecco la guida a sconti e contributi:
Contratti di vendita validi immediatamente
Da lunedì 16 maggio, il decreto firmato dal presidente de Consiglio Mario Draghi, che prevede sconti fino a 5.000 euro per l’acquisto di auto con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 135 grammi a chilometro, sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e diventerà subito operativo. La specifica piattaforma dedicata al personale delle concessionarie, invece, sarà attivata dal 25 maggio, ma i contratti di vendita saranno validi già da domani. Per questo gli addetti ai lavori si attendono un incremento di lavoro già nelle prossime settimane, anche perché dopo l’ufficializzazione del via libera al decreto da parte del premier, avvenuta lo scorso 6 aprile, il mercato si è praticamente bloccato. Tutti hanno atteso la pubblicazione in Gazzetta ufficiale per recarsi in concessionaria e cambiare auto. Secondo le previsioni del Centro studi Promotor, l’apporto sarà significativo e potrebbe determinare 200 mila immatricolazioni in più in tutta Italia.
Prezzo delle macchine fino a 45 mila euro
Il provvedimento del governo è pensato soprattutto per quegli automobilisti che si vogliono affacciare al mondo delle auto elettriche e ibride. Per l’acquisto di vetture elettriche, infatti, con un prezzo fino a 35 mila euro più Iva, si ha diritto a un contributo di 3mila euro. Si possono aggiungere altri 2mila euro con la rottamazione di un mezzo di fascia inferiore a Euro5. Questa parte di ecobonus sarà finanziato con 220 milioni nel 2022, 230 nel 2023 e 245 nel 2024. Per comperare veicoli ibridi plug-in con un prezzo fino a 45 mila euro più Iva, si può raggiungere un contributo di 2mila euro. Con la rottamazione ne arriveranno altri 2mila. In questo caso i fondi a disposizione sono 225 milioni nel 2022, 235 nel 2023 e 245 nel 2024. L’esecutivo ha previsto incentivi anche per l’acquisto di ciclomotori e motocicli elettrici e ibridi. Nel caso specifico si va da un minimo di 3 mila euro a un massimo di 4 mila euro se nel contratto viene inserita anche la rottamazione di un mezzo inquinante.
Incluse benzina e diesel
Il decreto prevede un bonus anche per l’acquisto di un grande numero di modelli con motorizzazioni tradizionali da benzina a diesel, da mild hybrid a full hybrid, da metano a Gpl, a patto che abbiamo emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 grammi per ogni chilometro. Lo sconto di 2 mila euro si può ottenere esclusivamente rottamando una vettura fino a Euro 5. Questa categoria è finanziata con 170 milioni nel 2022, 150 nel 2023 e 120 nel 2024. Una boccata d’ossigeno per il mercato, messo a dura prova dalla guerra e dalla carenza di materie prime: in aprile le vendite sul territorio italiano hanno subito un crollo del 33% rispetto allo stesso mese del 2021 e del 44,4% se il confronto si fa con i livelli pre Covid. Il provvedimento, firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi il 6 aprile e seguito direttamente dal ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti, destina 650 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024.
Niente aggravi burocratici
Per avere accesso agli incentivi basterà recarsi in concessionaria e acquistare l’auto direttamente con lo sconto. Come le scorse tornate di bonus, non è prevista alcuna attività burocratica da parte del consumatore privato. Il provvedimento diventerà applicabile a partire da domani, e sarà subito operativo al momento della sottoscrizione del contratto. L’incentivo vero e proprio, però, potrà essere “prenotato” in maniera concreta dai concessionari solo a partire da 25 maggio, accedendo alla piattaforma di prenotazione del ministero dello Sviluppo economico, gestita dalla società in-house Invitalia. Il meccanismo porterà inevitabilmente a un “click day” per i concessionari intenzionati ad assicurarsi con la prenotazione l'accesso alle agevolazioni, che si ferma all'esaurirsi delle risorse. Gli incentivi sono concessi soltanto alle persone fisiche. Una piccola percentuale dei fondi è riservata alle società di car sharing per l’acquisto dei veicoli elettrici, ibridi, plug-in.
Anche le moto comprese
L’esecutivo ha previsto incentivi anche per l’acquisto di ciclomotori e motocicli elettrici e ibridi. L’ammontare del contributo è pari al 30% del prezzo di acquisto fino a un massimo di 3.000 euro e del 40% fino a 4.000 euro se viene rottamata una moto appartenente a una classe da Euro 0 a 3.
Per i ciclomotori e motocicli termici è invece previsto, a fronte di uno sconto da parte del venditore pari al 5%, un contributo del 40% del prezzo d’acquisto e fino a un tetto massimo di 2.500 euro con rottamazione.
Un mercato, quello delle due ruote, meno sofferente rispetto al comparto delle quattro ruote, visto che nel 2021 ha chiuso con un più 21,2%, partendo alla grande anche nel 2022, con un più 5,9% a gennaio e un più 4,8% a febbraio. Il bonus, quindi, è destinato a dare un’ulteriore spinta a un settore già in buona salute, dove le moto vanno per la maggiore, a scapito di una sofferenza diffusa da parte degli scooter, penalizzati dalla carenza di alcuni componenti sul mercato.
Destinati 650 milioni l’anno fino al 2024
Il provvedimento firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi destina risorse pari a 650 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024, che rientrano tra i fondi stanziati dal governo per il settore automotive per il quale è stata prevista una dotazione finanziaria complessiva di 8,7 miliardi di euro fino al 2030. Una vera e propria manna dal cielo per il mercato, messo a dura prova dalla guerra e dalla carenza di materie prime: in aprile le vendite hanno subìto un crollo del 33% rispetto allo stesso mese del 2021 e del 44,4% se il confronto si fa con i livelli pre Covid.
Il bonus vuole anche venire incontro alle piccole e medie imprese, comprese le persone giuridiche e gli esercenti. Per quanto riguarda le attività di trasporto, sono previsti contributi per l’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 e N2, nuovi di fabbrica, ad alimentazione esclusivamente elettrica. L’incentivo è concesso con la contestuale rottamazione di un mezzo omologato in una classe inferiore a Euro 4.
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