Incendi, pochi i fronti del fuoco ancora accesi in Friuli Venezia Giulia: situazione sotto controllo in Slovenia

Il vice-governatore Riccardi: «Non ci sono situazioni preoccupanti». Ancora al lavoro un Canadair e quattro elicotteri

Le aree percorse dal fuoco rilevate dai satelliti: la mappa della protezione civile
Le aree percorse dal fuoco rilevate dai satelliti: la mappa della protezione civile

TRIESTE. Sul Carso continuano le operazioni di spegnimento delle fumarole e la situazione è stabile rispetto a domenica 24 luglio, sono impegnati due elicotteri. Anche in Friuli, nella Val Resia la situazione è sostanzialmente invariata, ma il fronte del fuoco è invece ancora attivo. Sul posto sono impegnati due Canadair e un elicottero. Intanto, sempre in Friuli, a Pulfero, l'incendio che sembrava ormai estinto ha ripreso vigore, e dunque è impegnato un elicottero.

Lo rende noto con un comunicato il vicegovernatore Fvg con deleghe alla Salute e alla Protezione civile Riccardo Riccardi precisando che l'incendio di piccole dimensioni divampato a Frisanco, in provincia di Pordenone, è in fase di spegnimento e non ci sono quindi situazioni preoccupanti. Attualmente tutti i quattro elicotteri regionali sono dunque impegnati in azioni contro gli incendi, su richiesta della forestale. Il vicegovernatore ha sottolineato l'intenzione di compiere un sopralluogo dall'alto nelle zone colpite dagli incendi, e di farlo non appena dovesse liberarsi un elicottero.

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La situazione generale sul Carso sloveno, interessato nei giorni scorsi da un vastissimo incendio, è stata definita stamattina dalle autorità locali ancora sotto controllo e la notte è stata relativamente tranquilla per i vigili del fuoco e le altre forze dispiegate sul terreno. Lo riporta oggi, 25 luglio,  il quotidiano sloveno Delo, citando il responsabile del coordinamento delle operazioni sul Carso durante la notte Stanko Monik.

Secondo la sede regionale della Protezione civile sloveno, sul campo la notte scorsa hanno operato 734 vigili del fuoco. Le autorità hanno fatto ancora una volta appello a non visitare la zona del Carso sloveno interessata dagli incendi per escursioni o visite turistiche a causa dei pericoli ancora presenti. I vigili del fuoco, i lavoratori forestali e i soldati sono ancora al lavoro, gli alberi bruciati rappresentano un rischio, come lo sono anche gli ordigni inesplosi risalenti alla Prima guerra mondiale, ha aggiunto il Delo.

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