Tra le fiamme di Los Angeles, il racconto dei corregionali evacuati

Il triestino Daniele Auber: «È uno scenario apocalittico». L’attrice Hellr racconta di aver dormito «con la borsa pronta in caso di arrivo dell’ordine di evacuazione»

Micol Brusaferro
l fuoco all’orizzonte nelle foto scattate da corregionali. A destra in alto Auber, sotto Marianella
l fuoco all’orizzonte nelle foto scattate da corregionali. A destra in alto Auber, sotto Marianella

«Non si è mai vista una situazione così grave, il vento ancora non si placa, il cielo è coperto dal fumo, gli incendi sono divampati ovunque. È uno scenario apocalittico».

 

Sono le parole di Daniele Auber, triestino che vive a Los Angeles, dove ormai da giorni le fiamme stanno devastando la città e da dove arrivano immagini di distruzione, di case, negozi, locali, auto e strutture di tutti i tipi. Anche molte ville di attori e altri personaggi famosi non esistono più.

Auber, come tante altre persone, è stato costretto all’evacuazione, dalla sua casa sulle colline di Hollywood, raggiunte giovedì dai roghi.

Il fuoco all’orizzonte nelle foto scattate da corregionali
Il fuoco all’orizzonte nelle foto scattate da corregionali

«Sono scappato con il mio gatto – racconta – e mi sono spostato nell’abitazione di amici che per fortuna si trovano in una zona al sicuro. Seguo con apprensione quello che sta accadendo. Purtroppo sembra che questo quadro meteorologico, caratterizzato da venti forti, sia destinato a durare ancora qualche giorno. Le raffiche non permettono agli aerei di volare per tentare di spegnere i fuochi, e l’estensione che hanno raggiunto è così imponente che i vigili del fuoco non sono sufficienti per fermare tutto».

Il triestino Daniele Auber
Il triestino Daniele Auber

Quando Auber, concept designer e filmaker specializzato nel fantasy nell’industria cinematografica, era ancora all’interno della sua casa, ha scattato alcune foto, con l’orizzonte infuocato. E in un video ha mostrato anche la forza del vento, persistente.

Il video:

 

Incendi a Los Angeles, la testimonianza di un triestino evacuato dalla sua casa

 

«Le palme, che di solito sono immobili, sono sbattute qua e là, c’è poi il fumo e gli incendi dappertutto. Fanno molta paura. Nel mio lavoro, nei film di fantascienza, mi è capitato di disegnare un’apocalisse, mai mi sarei aspettato di assistere a qualcosa di simile. In passato già si erano verificati incendi – aggiunge – ma non con questa violenza e con queste determinate condizioni meteorologiche. Il primo fuoco scoppiato giorni fa ha raggiunto presto i 5 mila acri e continua a crescere, un altro è vicino alla mia casa, un altro ancora è a nord e sta scendendo verso sud, altri si stanno diffondendo in ulteriori punti. Una catastrofe. Spero tanto – conclude – che la mia amata Hollywood rimanga in piedi».

Un’altra corregionale Maria Cristina Heller, attrice, anche lei da tantissimi anni a Los Angeles, spiega di aver dormito vestita «con la borsa pronta per scappare se arriva l’ordine di evacuazione, che è in atto per le case a due chilometri dalla mia. La situazione – sottolinea – è veramente drammatica. Malibu, Pacific Palisades, Santa Monica e poi nella valle di San Fernando, Mulholland Drive e anche Pasedena. Tutta la Contea di Los Angeles è in fiamme. Non riescono a spegnere i roghi per il vento troppo forte, non possono far partire gli elicotteri e nemmeno gli aerei cisterna. Non hanno armi per placare tutto finché non si calmano le raffiche. Le ville più belle della città sono andate distrutte».

Anche alcuni vip americani hanno condiviso foto e video di dimore da sogno andate in fumo in pochi minuti, divorate dal fuoco. Cenere, detriti, edifici distrutti e fumanti, carcasse di auto e piccoli focolai ancora accesi hanno sostituito interi quartieri prima contraddistinti da villoni, appartamenti, giardini e attività commerciali.

Il fuoco all’orizzonte nelle foto scattate da corregionali a Los Angeles
Il fuoco all’orizzonte nelle foto scattate da corregionali a Los Angeles

Riccardo Berdini, anche lui triestino e anche lui da tempo a L.A., dove realizza spettacoli di successo, mostra le foto scattate dalla sua casa, con le fiamme sullo sfondo:

«È un disastro»

il suo unico commento. E come altri nei giorni scorsi ha attivato la funzione di Facebook dei servizi di emergenza che conferma come la persona stia bene durante quello che viene definito “l’incendio incontrollato”.

C’è poi la corsa alle chiamate agli amici, anche tra la comunità di italiani che vivono in California, per verificare che tutti stiano bene. È successo anche tra i corregionali che si trovano lì.

Vincenzo Marianella, il presidente del Fogolâr Furlan Los Angeles, raggiunto via messaggio, spiega di trovarsi fuori L.A., così come altri componenti del sodalizio, mentre altri friulani che abitavano nella zona, riferisce, «negli ultimi anni si sono trasferiti in altre città o sono rientrati in Fvg».

Il barman Vincenzo Marianella
Il barman Vincenzo Marianella

Max Mussio Lewis, cresciuto a Pordenone, da 13 anni a Los Angeles come importatore di vini, parla di «un’aria irrespirabile, una cappa che copre anche il sole. Io per fortuna sono in una zona dove gli incendi non sono arrivati, ma non sono troppo lontano. E sono incontrollati. È la prima volta che raggiungono la città e la prima volta che sono così devastanti. Mai visto qualcosa del genere. L’altra notte ce n’erano cinque in tutto. E non è ancora finita, anche perché la situazione è gestita in modo terribile. Sono sconvolto, i danni sono enormi – dice –: un mio amico italiano ha un ristorante storico che è andato completamente distrutto». —

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:cronaca nera

Riproduzione riservata © Il Piccolo