Incendi boschivi, allarme rosso in Fvg
TRIESTE Incendi boschivi, allarme rosso in Fvg. È in vigore il decreto, emanato dalla governatrice della Regione, Debora Serracchiani, che dichiara lo stato di grave pericolosità di roghi di sterpaglia e aree a bosco per tutto il territorio della regione, ad eccezione delle zone escluse dal vigente Piano regionale di difesa del patrimonio forestale dagli incendi. Il decreto è valido fino al prossimo 31 agosto.
Il documento prevede che, nelle zone comprese nel Piano (ovvero la fascia montana, pedemontana e costiera della regione), sia vietato gettare fiammiferi accesi e sigarette non spente, far brillare mine (salvo specifiche autorizzazioni rilasciate dagli Ispettorati agricoltura e foreste competenti per territorio) ed eseguire qualsiasi operazione che possa creare pericolo di incendi. Ciò in aggiunta ai divieti già previsti, ovvero accendere fuochi, fornelli e apparecchiature a gas, usare apparecchi a fiamma libera, bruciare immondizie, materiali di risulta, scarpate e argini fluviali, fare scoppiare materiale pirotecnico.
Nel periodo in questione, il Servizio Corpo forestale regionale programma l’attività di vigilanza e pronto intervento prestata dalle Stazioni forestali e da altre strutture periferiche, operando in stretto coordinamento con la Protezione civile regionale, anche ai fini dell’attivazione del servizio aereo per lo spegnimento degli incendi boschivi.
L’anno scorso in Friuli Venezia Giulia sono avvenuti 12 incendi boschivi (ma solo uno nel periodo luglio-agosto) per un totale di 17,45 ettari di superfice bruciata, della quale 10,56 sono boscati. Si tratta del minimo assoluto dal 1975, da quando cioè vengono raccolti i dati sugli incendi boschivi. Ben più complesso è stato il 2013 con 51 incendi (di cui 17 in luglio e 24 in agosto), per un totale di 1436,83 ettari di superfice bruciata (1166,04 boscati): la media di superfice per incendio è stata in assoluto la più alta mai registrata.
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