Incassava la pensione della morta Sequestrata la casa del vedovo

Sistiana. Congelata la proprietà della villetta di Attilio Reich: per 9 anni dopo il decesso della moglie ha riscosso i soldi versati dall’Inps. Il pm vuole evitare che non sia in grado di restituire i 133mila euro spariti
BRUNI TRIESTE 19 07 06 ALLARME-BOMBA ALL'INPS DI TRIESTE
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Il gip Laura Barresi ha disposto il sequestro preventivo della villetta di Attilio Reich, 68 anni, il marito di Ornella Blasina Cimadori, la donna che, anche se morta quasi dieci anni fa (nel luglio del 2002) all’età di 56 anni, ha continuato a ritirare regolarmente la pensione. La villetta si trova al numero 98/D di Sistiana, non lontano dalla casa di riposo.

Il provvedimento è stato chiesto dal pm Massimo De Bortoli, il magistrato titolare dell’indagine. Reich - titolare del conto corrente alla Banca di credito coopeativo del Carso dove l’Inps ha versato la pensione scoprendo solo poche settimane fa che la moglie Ornella era morta - è indagato per truffa ed è stato perquisito l’altra mattina dagli investigatori della Tributaria.

Ieri mattina gli stessi finanzieri del nucleo di polizia tributaria sono andati prima all’Ufficio tavolare dove hanno fatto iscrivere il provvedimento del magistrato nel fascicolo relativo alla proprietà della casa di Attilio Reich per la somma complessiva di quasi 150mila euro.

Poco dopo hanno notificato all’uomo il provvedimento di sequestro preventivo. Lo scopo del provvedimento del pm De Bortoli è evidente: quello di «congelare» i beni di Alfredo Reich in vista della definizione del processo a suo carico anche perché in banca i finanzieri hanno trovato ben poco. Il magistrato ha voluto insomma evitare che, con un colpo di mano, l’uomo possa alienare il bene e dunque, in caso di condanna, non essere in grado di restituire all’Inps quanto percepito. E cioè oltre 133 mila euro di ratei dal 2002 e l’interesse legale relativo.

L'indagine del pm De Bortoli è parallela a quella avviata pochi giorni fa dal procuratore della Corte dei Conti Maurizio Zappatori. A presentare la denuncia di «segnalazione di indebita riscossione dell'assegno pensionistico» è stato nello scorso mese di febbraio il direttore dell' Inps Silvia De Paolis. Infatti, dopo aver ricevuto «con gravissimo ritardo», così si legge nella segnalazione dell' Inps , la notizia della morte della donna «è stata chiusa la partita di pensione intestata a Ornella Blasina Cimadori». Poi sono stati acquisiti il certificato di morte e la documentazione relativa alla pensione concessa. A questo punto lo stesso Istituto previdenziale si è attivato nei confronti della Banca.

E qui sono iniziati i guai. Perché i soldi versati erano spariti, volatilizzati. La banca ha risposto che le somme «erano state sistematicamente oggetto di atti dispositivi da parte del soggetto delegato». Il «soggetto delegato» altri non era, secondo gli investigatori della Tributaria, che il marito della donna. Il quale secondo l'accusa ha continuato a prelevare ogni mese la pensione della moglie deceduta.

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