Inaugurato Pipistrel: a fine giugno il primo Panthera

Investiti sei milioni per lo stabilimento, l’obiettivo è di arrivare a un fatturato di cento milioni. Boscarol: «Li venderemo in Cina, India e Stati Uniti». Subito 50 dipendenti per poi raggiungere i 200
Bumbaca Gorizia 25.05.2017 Pipisterl conf stampa presentazione Boscarol © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 25.05.2017 Pipisterl conf stampa presentazione Boscarol © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA Consegna del primo aereo a fine giugno; previsione di produzione quando lo stabilimento sarà a regime di 200 aerei all’anno per un fatturato di 100 milioni di euro; investimento fin qui effettuato di sei milioni di euro; previsione di un organico di almeno 200 dipendenti oltre ai 12 già operativi: struttura produttiva di un ettaro coperto di superficie costruita con materiali innovativi capaci di mantenere inalterata la temperatura interna in tutte le stagioni.

E soprattutto lui, il Panthera, il quadriposto che ieri si è potuto ammirare nelle sue evoluzioni all’aeroporto Duca d’Aosta di Gorizia.

 

Inaugurato dopo 5 anni lo stabilimento Pipistrel

 

Dopo cinque anni e due mesi dalla posa della prima pietra ecco che finalmente lo stabilimento aeronautico Pipistrel di Gorizia è una magnifica realtà. Ieri pomeriggio l’inaugurazione con la regia di un emozionato Ivo Boscarol, proprietario di Pipistrel. L’imprenditore sloveno che ha scommesso su Gorizia, vestito di nero, quasi una figura ieratica nel candore dello stabilimento, emozionato ma lucido, ha percorso le tappe della sofferta costruzione della sede italiana.

Che, in virtù degli accordi commerciali bilaterali tra Italia e Usa (accordo che la Slovenia non ha sottoscritto) costituirà il volano per l’ulteriore crescita di Pipistrel che già oggi vende tanto «in Cina, in India ma negli Stati Uniti soprattutto».

A Gorizia si costruirà il Panthera, ma per vedere i primi ci vorrà ancora un po’ di tempo. Pipistrel però significa anche i modelli Taurus, Virus, Sinus e Alpha la cui versione con motore elettrico «costituirà la sfida del futuro».

Velivoli esposti nella sede goriziana e ammirati dai tanti intervenuti all’inaugurazione.

 

Un’iniziativa imprenditoriale diventata una corsa ad ostacoli
Lasorte Trieste 28/02/15 - Camera di Commercio

 

Tanti gli interventi, uniti da un unico convincimento: «A Gorizia si avvera un sogno. Pipistrel imprimerà nuova linfa al settore manifatturiero di alta tecnologia che segnerà il futuro produttivo di Gorizia. Pipistrel contribuirà al definitivo decollo dell’aeroporto di Gorizia».

Hanno parlato il sindaco di Gorizia Ettore Romoli, il sindaco di Savogna - comune sul cui territorio ricade Pipistrel - Alenka Florenin (Boscarol ha elogiato il lavoro svolto dal Comune di Savogna), Roberta Carli, responsabile Enac del Nordest (Enac ha rilasciato a Pipistrel una concessione ventennale rinnovabile) e Ariano Medeot presidente della Società consortile Duca d’Aosta.

Boscarol ha avuto parole di ringraziamento per tutti. Per le banche che l’hanno sostenuto (la slovena Abanka Vipa, la Bcc di Lucinico Farra Capriva, il gruppo Intesa San Paolo), per la Camera di commercio (erogati a Pipistrel 500mila euro finanziare 50 assunzioni; 500mila euro in conto capitale; 500mila euro di finanziamento a tasso zero); per i progettisti dello studio Degressi; per i costruttori, le imprese Riccesi e Tabaj; per i tanti collaboratori; per il project manager Adriano Ceccherini; per la Società consortile. Insomma, un virtuale stretto abbraccio dopo anni di lavoro spesso scandito da incomprensioni. Certo, ha ricordato Boscarol, alla posa della prima pietra «nessuno poteva prevedere una così massiccia bonifica bellica e soprattutto la rimozione di 900 tonnellate di terreno contaminate dall’amianto».

Tutto è bene quello che finisce bene. Non resta che attendere la consegna del primo aereo “goriziano” e, soprattutto, l’allestimento del primo Panthera.

Cerimonia sobria ma concreta, cominciata con la diffusione degli inni italiano e sloveno. All’esterno dello stabilimento, beati sotto il sole e pasciuti dall’erba appena tagliata un branco di caprioli ha fatto da degna cornice all’inaugurazione.

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