In volo sul deltaplano dallo Zoncolan all’Olimpo
TRIESTE. Il suo deltaplano spiccherà il volo dallo Zoncolan e sorvolerà i Balcani per arrivare al Monte Olimpo, antica dimora degli dei greci. È l’avventura che Suan Selenati ha deciso di intraprendere assieme all’amico Manuel Vezzi per promuovere l’uso di questo velivolo senza motore. Tentando la più lunga traversata in “delta” di tutti i tempi, i due atleti sperano che la loro disciplina ottenga l’agognato riconoscimento olimpionico. Selenati e Vezzi (rispettivamente classe ’84 e ’81, entrambi carnici) partiranno sabato alle 12 dal rifugio Tamai sullo Zoncolan, a 1700 metri di quota. Il ritrovo, per chi vorrà andarli a salutare, è fissato per le 10. Dopo una prima tappa a Gemona del Friuli, i due proseguiranno verso la Slovenia. Ieri Selenati, campione mondiale e capitano nella nazionale italiana di deltaplano, ha presentato l’impresa a Sauris, dove si è svolto il periodo di allenamento: «Io e Vezzi abbiamo trovato qui a Sauris un ambiente ideale per la preparazione della nostra impresa. Bellissimi sentieri per camminare, ottime correnti per volare, e la grande ospitalità della gente».
Ora sono pronti per partire per un’avventura che non ha solo un significato sportivo: «Oltre al nostro obiettivo di promuovere il volo libero come sport olimpico, vorremo portare anche un messaggio di pace nei paesi della ex Jugoslavia: nove paesi, un solo cielo». Il tragitto prevede di sorvolare, oltre a Italia e Grecia, Slovenia, Croazia, Bosnia, Montenegro, Serbia, Bulgaria, Macedonia. Dal punto di vista logistico non sarà facile portare a termine il viaggio. Lungo il percorso Selenati e Vezzi saranno seguiti da un collaboratore che guiderà un mezzo di supporto, trasportando quanto necessario per il bivacco e per la preparazione dei decolli ma anche gli stessi deltaplani tra un atterraggio e il successivo punto di partenza. I ragazzi invece si sposteranno esclusivamente in volo o con le proprie gambe coprendo i 1600 chilometri che separano lo Zoncolan dall’Olimpo senza l’utilizzo di alcun veicolo a motore. Per spostarsi nel cielo, i due piloti, dopo essere decollati a piedi da un pendio, sfrutteranno le correnti ascensionali portandosi in quota (si possono raggiungere persino i 4mila metri) per poi planare alla ricerca di altre correnti, nell’intento di procedere il più lontano possibile lungo la rotta stabilita. I deltaplanisti hanno tracciato un brogliaccio del tragitto che intendono seguire, ma sanno che dovranno essere pronti a cambiarlo a seconda degli imprevisti.
Le varianti del viaggio sono talmente tante che nemmeno la durata è facilmente prevedibile, anche se i due piloti sperano di farcela in una quarantina di giorni. Vezzi non vede l’ora di partire: «Sarà un’avventura unica. Immagino di decollare da montagne dalle quali nessuno ha mai volato, camminare attraverso i villaggi più sperduti della Serbia o della Macedonia, incontrare persone che non hanno mai visto un deltaplano e giorno dopo giorno avvicinarmi al mitico Olimpo. Sarà un’esperienza molto impegnativa ma mi aspetto di imparare tanto». L’impresa sarà seguita in diretta sul sito www.suanselenati.com attraverso la tecnologia “Live Tracking” che permette di visualizzare in tempo reale la posizione e i movimenti dei piloti sullo scenario tridimensionale di Google Earth. Inoltre saranno inviate quotidianamente immagini fotografiche e filmati. Ogni sera saranno ci saranno aggiornamenti attraverso il sito internet e i social network predisposti per il progetto.
Una volta tornati, i due piloti disporranno di materiale sufficiente a preparare un documentario che verrà presentato all’inizio del prossimo anno. Per Selenati, di Sutrio, e Vezzi, di Verzegnis, questa avventura è anche un omaggio ai campioni carnici del deltaplano: «Noi giovani deltaplanisti dovevamo un riconoscimento ai nostri maestri - spiega Selenati -. Quasi 35 anni fa Uberto “Piter” Selenati, Bruno Donaer e Sereno Barbacetto hanno sfidato la grandezza del monte Kilimangiaro per effettuare, primi al mondo, un volo dalla sua cima: a loro dedichiamo questa impresa».
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