In via Crispi quattro alloggi ancora inagibili, scatta la solidarietà alla famiglia Canderlic

TRIESTE. Ieri, il giorno dopo il terribile incendio che martedì ha devastato uno dei due appartamenti al quarto piano del condomino di via Crispi 33, i Vigili del fuoco del Nucleo investigativo si sono messi al lavoro per cercare di capire le cause che hanno scatenato il fuoco. Fuori dal portone un materasso ancora integro e altri suppellettili distrutti invece dalle fiamme.
Nella tromba delle scale il tipico odore pungente della fuliggine. Secondo le prime ricostruzioni all’origine di tutto potrebbe esserci un cortocircuito partito dal salotto. In ogni caso si stanno valutando tutte le ipotesi anche perché in un primo momento le prese di corrente, da quanto si è appreso, sembravano in ordine.
Nell’appartamento vive la famiglia di Maurizio Canderlic: con lui la moglie e le sei figlie. Nessuno era in casa al momento dell’incendio.
I danni sono ingenti anche al quinto piano, dove c’è una mansarda abitata da una ragazza che al momento è tornata a casa dalla famiglia. Proprio il solaio tra il quarto piano e la mansarda ha addirittura ceduto a causa delle fiamme. Si sta valutando pure la situazione sia del tetto e sia dell’appartamento vicino, che al momento è ancora inagibile.
Intanto al Triestina fun club Capriccio di via Bramante è stata immediatamente lanciata una sottoscrizione per aiutare la famiglia Canderlic. «Abbiamo subito pensato a questa raccolta fondi per aiutare la famiglia di Maurizio, che è uno dei nostri primi soci», racconta il presidente Michele Bertocchi: «È una sottoscrizione aperta a tutti e domani (oggi, ndr) dovremmo aprire anche un Iban per chi non riesce a passare di persona o preferisce farlo in modo anonimo. L’auspicio è che qualche azienda possa anche aiutare la famiglia con un atto concreto. E servirà poi una mano da parte di qualche professionista per mettere in ordine l’appartamento andato distrutto».
Tante le telefonate di solidarietà. Qualcuno ha già offerto anche dei mobili, che al momento però non possono essere sistemati da nessuna parte. Maurizio e la moglie hanno, come detto, sei figlie, la più piccola ha otto anni e la più grande 25. Tutti la descrivono come una famiglia molto unita e proprio martedì erano quasi tutti insieme ad assistere al lavoro dei pompieri mentre cercavano di mettere in salvo le loro cose.
Qualche abito, una foto ricordo, il computer con la tesi: tutti oggetti che i Vigili del fuoco hanno cercato di portare in salvo. I Canderlic l’altro ieri notte avevano trovato ospitalità temporanea in famiglia mentre ieri sono riusciti a trovare una casa temporanea in attesa di poter avviare i lavori per rimettere in ordine il loro appartamento. Una volta fatta chiarezza e dissequestrato il quarto piano, sarà la volta dei periti, che effettueranno la valutazione dei danni e poi finalmente si potranno iniziare i lavori per sistemare l’appartamento e il pavimento.
Al quarto piano vive anche la signora Iva Batelli, che ha trovato a sua volta sistemazione dalla sorella in attesa che arrivi il via libera dei pompieri per poter tornare a casa. Proprio la signora Batelli era in casa, quando sono divampate le fiamme nell’alloggio a fianco, insieme alla sorella e alla nipote: a trarli in salvo i Vigili del fuoco che li hanno scortati fino al piano terra con l’aiuto degli autorespiratori.
Sono ancora in corso anche le verifiche sugli appartamenti al terzo piano: quello sotto l’abitazione della famiglia Canderlic era stato appena ristrutturato, visto che nelle prossime settimane vi sarebbe dovuto entrare il nuovo proprietario. Bisognerà anche in questo caso attendere il via libera da parte dei tecnici. Il condominio di via Crispi 33 ha un totale di nove appartamenti: viene descritto come un palazzo abitato da persone molto unite tra loro. Al momento sono inagibili quattro alloggi, quelli più danneggiati dal fuoco.
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