In ventimila a Fiume per la nuova moschea
FIUME. Giornata di gran festa ieri a Fiume per i seguaci di Allah grazie all’inaugurazione del Centro islamico che, situato nel quartiere occidentale di Zamet, va a coronare il sogno dei 10–12 mila cittadini di fede musulmana presenti nella regione del Quarnero e Gorski kotar. Da ieri, dopo tre anni di lavori, il capoluogo regionale dispone di una moschea – progettata dallo scomparso architetto e scultore croato Dusan Dzamonja – definita unanimemente la più bella tra quelle presenti in Europa che va ad adattarsi alla perfezione all’aspetto adriatico della città che la ospita.
Una marea di fedeli si è riversata venerdì e ieri a Fiume per assistere alla cerimonia solenne di inaugurazione: circa 20 mila persone hanno partecipato all’evento, con l’apertura del tempio islamico (5300 metri quadrati di superficie) spettata al presidente della Repubblica, Ivo Josipovic, al ministro per gli Affari religiosi del Qatar, Gajs bin Mubarek el-Kuwari e al membro della Presidenza collegiale della Bosnia ed Erzegovina, Bakir Izetbegovic. Oltre alle massime autorità locali, regionali e musulmane di Croazia, alla cerimonia hanno assistito anche l’ex capo dello Stato, Stipe Mesic, il responsabile della delegazione dell’Unione europea in Croazia, Paul Vandoren, numerosi esponenti di Kuwait, Arabia Saudita, Oman e Turchia, come pure imam di Croazia, Bosnia, Italia, Norvegia, Svezia, Belgio, Austria, Slovenia, Serbia e Danimarca.
La moschea dispone di quattro piani, comprendenti aula preghiere, uffici delal Comunità islamica fiumana, centro congressuale, ristorante, ambienti sociali, abitazioni e garage sotterraneo. Il minareto è alto 23 metri, con il centro congressuale che è intitolato all’emiro del Qatar, Hamad bin Halifa al-Thani, donatore principale per la costruzione del complesso. Infatti, il centro islamico fiumano è venuto a costare 76 milioni di kune (poco più di 10 milioni di euro), di cui 50 (6,6 milioni di euro) donati dall’emiro del Qatar che ieri, contrariamente a quanto era stato annunciato, non era presente a Fiume.
La cerimonia di posa della prima pietra era avvenuta il 3 ottobre 2009, con i lavori cominciati nel marzo 2010 ed eseguiti dall’impresa edile quarnerina Krk. Il maestoso complesso è dislocato, come detto, nel rione di Zamet, a poca distanza dalla tagenziale di Fiume. All’evento hanno voluto assistere anche circa 5 mila fedeli musulmani della Bosnia ed Erzegovina, giunti a Fiume a bordo di ben 105 pullman. «Situata nelle vicinanze di diverse chiese cristiane – così il presidente Josipovic – la moschea fiumana lancia un messaggio preciso e cioè che le differenze e l’unità sono possibili e positive». Il sindaco di Fiume, Vojko Obersnel, ha aggiunto: «L’apertura di questo tempio conferma che Fiume è una città multiconfessionale e plurietnica, aperta a tutti gli uomini di buona volontà». Il concetto è stato ribadito da Paul Vandoren: «Ho sempre respirato un clima di tolleranza e convivenza a Fiume». Mentre il ministro qatariota el-Kuwari e le massime autorità musulmane in Croazia hanno affermato che la moschea è un ponte tra i fedeli islamici e le persone di altre fedi nel Paese.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo