IN UNA TRATTORIABrillantante invece di grappain ospedale 5 docenti svizzeri
Avevano chiesto quattro grappe e un caffè corretto per chiudere la cena. Appena serviti, via con una bella sorsata. Le conseguenze? Dolori atroci e il ricovero in ospedale. Quella servita non era infatti grappa, ma del brillantante per lavastoviglie. Il caso che ha portato d'urgenza a Cattinara 5 professori svizzeri in visita a Trieste, si è verificato in una trattoria sulle Rive
La trattoria "Alla Sacchetta"
TRIESTE
. Quattro grappe e un caffè corretto. I commensali brindano. Appoggiano decisi i bicchieri alle labbra e trangugiano il contenuto. Qualcuno sente un forte bruciore che scende fin nello stomaco e diventa un dolore insopportabile. Quella servita a coronamento della cena non è infatti grappa. E' del brillantante, sostanza altamente tossica che serve per lucidare piatti e bicchieri nella lavastoviglie. Contiene potassa caustica.
Il caso di avvelenamento si è verificato l'altra sera alla trattoria "Alla Sacchetta" sulle Rive. All'ospedale di Cattinara sono stati trasportati d'urgenza cinque professori della facoltà di Architettura dell'università svizzera di Lucerna. Erano andati lì per farsi una bella mangiata di pesce alla fine di una tappa del loro viaggio di studio con destinazione Lubiana. I 24 ragazzi che accompagnavano erano andati in un altro locale.
Ieri due dei cinque docenti sono stati dimessi. Uno al mattino e l'altro nel tardo pomeriggio. Gli altri tre partecipanti alla cena invece rimarranno ricoverati almeno fino a giovedì. Torneranno in Svizzera venerdì assieme al gruppo che ieri mattina si è diretto a Lubiana. "Mi rendo conto che - dice un professore - sono cose possono succedere. Ma quello che non capisco è come mai quando ci siamo sentiti male, la donna che era in cucina non voleva nemmeno consegnarci i campioni dei liquidi. Perché era fin troppo chiaro che si era trattato di un errore".
Tutto è stato infatti causato da due taniche identiche. Una contenente grappa di casa e l'altra brillantante. Erano state messe sotto il bancone del bar della trattoria. Come hanno accertato poi i poliziotti della squadra volante, la cameriera ha versato nei bicchierini e nel caffè proprio il brillantante.
Dice ancora il professore svizzero: "Avevamo mangiato bene e per chiudere la serata abbiano ordinato grappe e caffè. La cosa che mi è dispiaciuta è che per far chiamare il 118 abbiamo dovuto insistere. Perché al momento chi era nella trattoria non voleva credere alle nostre parole. Stavamo male. Quel liquido ci stava perforando lo stomaco".
Sul posto hanno fatto gli accertamenti i poliziotti della squadra volante e anche i finanzieri. Gli agenti hanno ricostruito l'episodio scoprendo appunto che le due taniche di plastica erano uguali e quindi facilmente confondibili. Ma i finanzieri hanno verificato che la grappa della casa contenuta in una delle taniche era senza etichetta. Per la barista, S.V., 37 anni, è scattata una denuncia per lesioni colpose.
"Su questa storia non ho nulla da dire", ha risposto secca ieri mattina una donna al telefono della trattoria "Alla Sacchetta". Altro non ha voluto aggiungere.
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