In un solo giorno 2.400 migranti in Slovenia

Dopo la chiusura del confine tra Ungheria e Croazia. Nuova strage nell’Egeo: morti tre bambini in un naufragio
L'arrivo dei migranti in Slovenia
L'arrivo dei migranti in Slovenia

LUBIANA. Tutto come previsto. L’Ungheria chiude il confine con la Croazia, la Croazia mette in pratica il cosiddetto “Piano C” e instrada tutti i migranti provenienti dalla Serbia verso la Slovenia che, a sua volta, li incanala verso l’Austria. È questa, dalla mezzanotte di venerdì la nuova rotta balcanica che dalla Grecia arriva fino al centro Europa. E proprio in Grecia ieri mattina l’ennesima tragedia. Tre bambini e una donna, di cui non sono state divulgate le nazionalità, sono morti nel mar Egeo nel tentativo disperato di raggiungere l’Europa a bordo di un barcone. Il naufragio si è verificato vicino all’isola di Kalymnos. Altri 11 migranti sono stati salvati. Un altro bambino risulata disperso. Dall’inizio dell’anno, secondo l’Organizzazione internazionale delle Migrazioni (Oim), sono circa 300 le persone annegate nel Mar Egeo mentre cercavano di sfuggire a conflitti e povertà dei loro Paesi di origine.

Più a Nord, migliaia di migranti si stanno riversando dalla Serbia in Croazia, sperando di raggiungere l'Europa occidentale, nonostante la decisione dell'Ungheria di chiudere il suo confine con la Croazia. Poco dopo la mezzanotte la polizia ungherese, come detto, ha tirato un recinto di filo spinato su un passaggio sul confine con la Croazia, dove sono passati circa 140.000 migranti da metà settembre. La Croazia ha sottolineato di voler reindirizzare i migranti verso la Slovenia che, a sua volta, ha però sospeso il traffico ferroviario regolare con la Croazia in previsione del flusso. Il presidente croato Kolinda Grabar Kitarovic si è detta a favore di controlli rafforzati alla frontiera con la Serbia. Il presidente ha detto che la Croazia dovrebbe consentire l'ingresso nel Paese solo a coloro che poi sicuramente lasciano la Croazia diretti in Occidente.

Migranti, l’Ungheria chiude i confini con la Croazia
Migranti in marcia lungo la rotta balcanica

Intanto un treno con 1.800 profughi è partito alle 10.25 di ieri dalla stazione ferroviaria di Tovarnik, nella parte orientale della Croazia, alla volta della Slovenia. Lo ha reso noto il ministro degli Interni croato Ranko Ostoji„. Il viaggio verso il confine occidentale dura circa sei ore. Secondo le stime, in mattinata erano giunti al confine sloveno circa 600 migranti, che le autorità slovene hanno già iniziato a smistare nei centri di accoglienza. La stima dell'Unhcr è che la Slovenia possa accogliere fino a 7 mila migranti. La Protezione civile slovena ha invece dichiarato di essere pronta ad accogliere sino a 5 mila profughi al giorno, mentre la Croce rossa slovena ha dichiarato di avere a disposizione 8 mila letti, ma che il target prefisso è quello dei 10 mila posti letto. Sempre ieri per fare il punto sull’elmergenza migranti si è riunito sia il governo sloveno, sia il Consiglio nazionale di sicurezza.

L'Ungheria, dopo la chiusura del confine con la Croazia, ha reintrodotto temporaneamente i controlli alla frontiera con la Slovenia, per prevenire l'ingresso di un massiccio flusso di migranti. Ungheria e Slovenia fanno parte entrambi dello spazio Schengen di libera circolazione, a differenza della Croazia, membro Ue ma ma non ancora Schengen. Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha motivato la chiusura della frontiera con la Croazia con la necessità di difendere l'Ungheria da un'ondata incontrollata.

In Grecia, infine, la Guardia Costiera ha individuato il presunto scafista del barcone che è naufragato nell’Egeo e che ha causato la morte di tre bambini e una donna.

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