In Sudafrica l'attacco di un'orca a un grande squalo bianco
L’attacco di un’orca a un grande squalo bianco è stato filmato in presa diretta nei giorni scorsi nelle acque di Mosselbay in Sudafrica, nel corso di una spedizione scientifica organizzata dal centro Studi Squali di Massa Marittima. E’ la prima volta che, seppure dalla superficie, un team di studiosi ha potuto documentare da vicino un attacco di orche ai grandi squali bianchi, i più grandi pesci predatori degli oceani.
"Da bordo della barca del White Shark Afrika abbiamo fotografato e registrato tutte le fasi dell’attacco – spiegano Primo Micarelli e la coordinatrice scientifica Francesca Romana Reiniero del Centro Studi Squali, elaborando una documentazione importante ai fini dello studio del comportamento delle orche”.
Da alcuni anni una coppia di orche, battezzate Port e Starboard, stanno facendo stragi di grandi squali bianchi in quella parte di mare sulla punta estrema del Sudafrica. Così, nei giorni scorsi dopo aver assistito alla fuga rapida di uno squalo bianco, il gruppo di ricercatori ha visto che una delle orche perlustrava con insistenza un’area ben precisa.
“Con la barca ci siamo avvicinati per osservare più da vicino il comportamento anomalo del cetaceo – racconta Micarelli -, e a poche centinaia di metri di distanza ci siamo trovati di fronte ad un attacco dell’orca allo squalo, che non ha avuto alcuna possibilità di scampo”.
Il Team del CSS ha avuto la fortuna “scientifica” di assistere ad uno tra gli eventi più rari del mondo marino ed al quale pochissimi ricercatori hanno assistito dal vivo traendone utili informazioni, quali le modalità di caccia delle orche sugli squali bianchi e che con questi si giocano il titolo di Apex predatori degli oceani. Gli squali bianchi seppure in numero ridottissimo, sono presenti anche nel Mediterraneo, e “a giugno 2024 – dice ancora Micarelli - partirà un nuovo progetto di localizzazione e marcatura dello squalo bianco nel Mediterraneo, dove la sua presenza è sempre più rara”.
Il Centro Studi Squali di Massa Marittima da oltre vent’anni effettua spedizioni scientifiche in tutti mari del mondo per studiare le varie specie di squali, dai grandi squali bianchi agli squali balena agli squali tigre e ai grigi di barriera, oltre che gattucci, gattopardi e verdesche in Mediterraneo ed è l’equipe scientifica europea titolare del maggior numero di pubblicazioni scientifiche internazionali sugli squali bianchi.
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