In Strada di Cattinara 56 alloggi “sociali”
Progetto da 6,5 milioni di Housing Fvg. Il cantiere su un’area sin qui usata come deposito. Convenzione con il Comune
TRIESTE Per placare la fame di alloggi da affittare o da comprare a prezzi “popolari”, funzionano forme di collaborazione pubblico-privata, che si strutturano in appositi fondi, finalizzati alla realizzazione di iniziative immobiliari.
In Friuli Venezia Giulia l’unico attivo è “Housing sociale Fvg”, istituito nel 2013 da Finint, società finanziaria guidata da Enrico Marchi, e supportato dalla Regione. A Trieste, dopo aver esordito con l’operazione ex Sadoch in viale dell’Ippodromo, il fondo bissa il suo impegno con un nuovo intervento da 6,5 milioni di euro, la cui costruzione è prevista in Strada di Cattinara su un appezzamento finora utilizzato come deposito dall’impresa edile Carena.
L’apertura del cantiere è in programma tra aprile e maggio, con una presumibile durata di un paio di anni. Così nel 2020 saranno disponibili - secondo quanto si legge nella convenzione tra Finint e Comune triestino - 56 nuovi alloggi, distribuiti su cinque piani: l’80%, pari a 45 enti, sarà destinato alla locazione a canone convenzionato, che potrà protrarsi da 8 a 15 anni. I restanti 11 appartamenti saranno messi in vendita a un valore di 1.632,58 euro al metro quadrato. Gli alloggi, come da antico decreto ministeriale 1072/1969, «non devono possedere caratteristiche di lusso», avranno un’altezza netta non superiore a 2,7 metri e una superficie abitativa non superiore a 95 metri quadrati (a eccezione di due appartamenti che misureranno 106 mq).
Il testo della convenzione tratteggia l’identikit del locatario/acquirente interessato: può essere un italiano, un comunitario, un extra-comunitario titolare di carta di soggiorno o possessore di permesso biennale. Deve risiedere in regione e non avere proprietà. L’indicatore Isee non ha da superare i 40 mila euro. Le sue credenziali saranno vagliate dal “gestore sociale” Casa Fvg, incaricato dalla stessa Housing di provvedere alla cernita e alla graduatoria.
Il “reclutamento” della clientela - avverte l’articolo 11 della convenzione - avverrà «previa adeguata pubblicità» attraverso i canali informativi territoriali e gli operatori immobiliari.
Il Comune è coinvolto a vario titolo nella “spedizione” in Strada di Cattinara. Nell’aprile dello scorso anno ha comunicato alla Housing il rilascio del permesso di costruzione. Poi una decina di giorni fa la giunta Dipiazza, con la delibera 110, ha approvato lo schema di convenzione, di cui abbiamo riferito. Questo atto consente alla Housing di essere esonerata dal contributo di costruzione, che era stato quantificato in 412 mila euro.
«Il perdurare della sfavorevole congiuntura economica - argomenta la delibera portata dall’assessore leghista Luisa Polli - ha determinato il peggioramento della complessiva condizione abitativa anche nell’area triestina, con notevole incremento della domanda di alloggi a canone compatibile con le condizioni reddituali delle persone e delle famiglie in situazione di disagio». Allora sì all’intervento social-housing per «non privare il territorio comunale dei benefici derivanti dal recupero (...) di una vasta area semiperiferica, attualmente non valorizzata». Housing sociale Fvg ha pianificato la realizzazione di circa 750 alloggi in tutta la regione, in buona parte concentrati nel capoluogo e a Udine. Su Trieste ne ha previsti 200, oltre un quarto del totale: 83 sono correlati al progetto ex Sadoch, 56 riguardano Strada di Cattinara, ne restano da impostare una cinquantina.
I lavori sull’area ex Sadoch, iniziati nell’autunno 2016, sono al rush finale: poco meno di 9 mila metri quadrati, 13 mini-appartamenti, 53 bicamere, 17 tricamere, 3 spazi sociali destinati ad attività di “socializzazione”, 1 spazio commerciale.
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