In Slovenia Pahor vince ma non evita il ballottaggio
LUBIANA La Slovenia dovrà attendere il ballottaggio del 12 novembre per conoscere il suo nuovo presidente. Tuttavia, al momento, tra l'uscente Borut Pahor e il principale antagonista tra i nove candidati presentatisi, Marjan Sarec, non sembra esserci storia. Pahor ha di fatto mancato la vittoria al primo turno per una manciata di punti percentuali concludendo lo scrutinio delle schede con poco più del 47% dei consensi. Sarec si è invece fermato al 25% circa. Terza per preferenze si è classificata Romana Tomc del partito democratico, il principale partito di opposizione in Slovenia espressione dell'ex premier Janez Jansa: Tomc si è fermata al 13,7%.
L'affluenza alle urne è stata del 42,02% per 1,7 milioni di votanti. Il presidente che sarà designato dalle urne in novembre, si insedierà il 23 dicembre.
La presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha intanto espresso le sue «congratulazioni al presidente Borut Pahor, per l'ottimo risultato conseguito» al primo turno. Per Serracchiani, «Pahor è un politico di rango europeo, rispettato in tutto il mondo e apprezzato per il suo stile al tempo stesso informale e autorevole. Confido che il ballottaggio lo confermerà come punto di riferimento per il suo Paese e per gli interlocutori internazionali della Slovenia». Serracchiani ha rivolto infine «uno speciale augurio all'amico Borut, con cui il Friuli Venezia Giulia ha costruito un nuovo dialogo e che ha aiutato a rafforzare i già ottimi rapporti transfrontalieri».
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