In Slovenia il Governo allenta i lacci anti Covid-19, ok a negozi e a ristoranti all’aperto

Prime riattivazioni lunedì. Il ministro: entro il mese confini aperti con la Croazia. Tempi lunghi per l’Italia
Slovenija, Ljubljana, 13.03.2020, 13. marec 2020 Prazna dunajska cesta v središèu mesta.koronavirus, covid 19, lekarna Foto: Žiga Živuloviè jr./BOBO
Slovenija, Ljubljana, 13.03.2020, 13. marec 2020 Prazna dunajska cesta v središèu mesta.koronavirus, covid 19, lekarna Foto: Žiga Živuloviè jr./BOBO

LUBIANA. Sembrava non voler concedere un centimetro alla lotta al coronavirus, ma ora la Slovenia, sentiti gli esperti epidemiologi, ha deciso di allentare i lacci sociali con cui erano stati imbrigliati i movimenti e le libertà dei cittadini. Resta però ancora il divieto di movimento e di formare gruppi di persone nei luoghi pubblici. Ci si potrà comunque recare nelle location che saranno “sbloccate” dal lockdown.

Ieri le nuove misure, o meglio gli allentamenti di quelle in essere, sono stati illustrati dal portavoce del governo Jelko Kacin e dal ministro degli Interni Aleš Hojs. Ma vediamo nell’ordine quali sono questi nuovi “regolamenti” decisi dalla compagine governativa guidata dal premier Janez Janša (destra populista). Da ieri è possibile oltrepassare i propri confini comunali.

«In relazione a ciò non ci sono particolari direttive - ha spiegato Hojs - ma a tutti raccomandiamo che si mettano in viaggio solo in casi urgenti», rispettando sempre tutte le regole di base quali l’uso della mascherina e del distanziamento interpersonale. Il ministro ha anche ammonito che non vuole vedere casi di super affollamento nei luoghi di villeggiatura nel corso di queste vacanze in occasione del Primo maggio. Per il titolare degli Interni si può passeggiare nei boschi ma sempre osservando le misure di base e non formando gruppi di persone.

Lunedì riapriranno tutti i negozi, fatta eccezione per i centri commerciali. A questo proposito il ministro Hojs è stato chiaro: se si aprono i negozi è chiaro che le persone possono recarvisi liberamente. Lo stesso vale anche per la ristorazione che sempre dal 4 maggio potrà tornare operativa, ma solo sulle terrazze all’aperto e nei giardini rispettando le distanze di sicurezza sanitarie.

Sempre lunedì potranno partire gli allenamenti per quanto riguarda gli sport individuali ma anche quelli di squadra, purché gli atleti lavorino individualmente. È concesso loro di parlare assieme per pochi minuti e il tutto dovrà svolgersi rigorosamente a porte chiuse e la squadra sarà in quarantena. Si riapriranno ai fedeli inoltre le chiese al cui interno però dovranno mantenersi le distanze sanitarie di sicurezza e si potranno celebrare riti e messe.

L’11 maggio sarà riattivato il trasporto pubblico per il quale il ministero della Salute sta elaborando rigorose regole per evitare i contagi, mentre il 18 maggio riapriranno i battenti anche gli asili e le scuole. Nelle aule non sarà obbligatoria la mascherina ma, con ogni probabilità, lo sarà nei corridoi dell’istituto. Biblioteche, musei e gallerie d’arte sono già state aperte l’altro ieri.

È chiaro che, come è stato precisato più volte, se i dati relativi alla pandemia di Covid-19 dovessero mostrare un riacutizzarsi dei contagi il governo bloccherà immediatamente ogni forma di allentamento. Il ministro degli Interni Hojs ha anche rivelato che per oggi sono annunciate nuove proteste contro il governo, come già avvenuto alcuni giorni fa a Lubiana, Maribor, Nova Gorica e Ptuj e ha dichiarato che per esse non ci saranno sconti, nel senso che il divieto di creare raggruppamenti in luoghi pubblici vale per tutti. «Darò indicazioni alla polizia - ha precisato - su come agire in caso di proteste».

Infine la questione “confini”. Come confermato dai ministro sloveno dell’Economia Zdravko Počivalšek e il ministro croato del Turismo Gari Cappelli incontratisi a Zagabria il confine tra i due Paesi si riaprirà entro la fine di maggio. Počivalšek parlerà a breve anche con Vienna dello stesso argomento, mentre per il confine con l’Italia i tempi saranno più lunghi. 

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