In Serbia il grande traffico del simil-Viagra indiano

Illegale perché ritenuto rischioso per la salute, ma molto economico, il Kamagra ha un florido mercato nero rivolto anche all’estero: numerosi i sequestri ai confini

BELGRADO. Su internet proliferano siti web creati apposta, con annunci che lasciano poco spazio alla fantasia. «Il miglior Kamagra in pillole, bustine e gel in vendita nell’intera Serbia, qualità e prezzi bassi». «Kamagra gel a soli 999 dinari, ordini e spedizioni 24 ore su 24». «Discrezione garantita, aumentate la vostra potenza sessuale». Ma non si salva neanche chi non ha accesso al web, con cartelli appesi ai muri e ai pali della luce che promettono «Kamagra originale» e prodotti simili: Vimax, Kobra, Max Man, fino all’inquietante Black Widow, la vedova nera. Annunci che vanno per la maggiore, da mesi, in Serbia, Paese dove come dappertutto l’impotenza è un problema di tanti, ma reso qui più difficile da risolvere causa portafogli vuoti. E allora in molti preferiscono surrogati economici – fino a cinque volte meno cari di quelli in vendita nelle farmacie - Kamagra e pillole simili, prodotte di solito in India e non legalmente registrate nel Paese balcanico, ma molto ambite. E fonte di forti guadagni sul mercato nero e per i trafficanti.



Si tratta di compresse da evitare, ha denunciato in questi giorni il braccio serbo della Bbc, che ha riportato alta l’attenzione sul tema con un ampio reportage sulle «pericolose pillole viola», riprendendo allarmi già lanciati in passato da altri media locali.

Corsa alle pillole low cost nelle farmacie slovene
Una farmacista tra gli scaffali dei medicinali


Ma di cosa si parla? Si tratta generalmente di farmaci contro l’impotenza, prodotti legalmente in Paesi come l’India, ma non approvati per la vendita in moltissimi Stati europei, tra cui la Serbia. Ma anche negli Stati Uniti, dove venerdì la US Food and Drug Administration ha aggiornato la lunghissima lista dei prodotti di cui sono vietate importazione e vendita perché «presentano rischi per la sicurezza».

Preoccupazione che non sembra però fermare gli acquirenti. La Bbc ha segnalato infatti che il mercato, anche se è impossibile fare stime precise, è assai vasto. «Comprano tutti, studenti, politici, personalità famose», ha rivelato uno dei tanti venditori di Kamagra. Che si espongono a conseguenze pesanti, carcere incluso, se colti con le mani nel sacco, perché senza neppure essere registrati come imprese vendono medicinali al di fuori del circuito ufficiale delle farmacie. «Il Kamagra è illegale in Serbia» come nel resto d’Europa, aveva confermato l’Agenzia nazionale serba per i medicinali a gennaio, denunciando possibili «gravi rischi per la salute» degli acquirenti: «Sono medicine non registrate in nessuna parte del mondo e molto pericolose per la salute, i gel in particolare», aveva confermato anche uno dei massimi urologi serbi, Aleksandar Milošević.

Ma non è tutto. Ci sono varie indicazioni che suggeriscono come la Serbia non è solo Paese di consumatori, ma anche di transito delle pillole blu illegali, ricercate non solo a Belgrado, ma in tutta Europa. A confermarlo sono i frequenti sequestri di Kamagra effettuati in questi anni all’interno e ai confini del Paese balcanico. Come quello di inizio maggio, al valico di Horgos, tra Serbia e Ungheria, dove su una Mercedes guidata da un cittadino bosniaco e diretta in Germania e su un pullman in transito verso la Svizzera sono state scoperte oltre duemila pasticche per la potenza sessuale. Un episodio simile si era registrato qualche settimana prima nell’area di Vranje, dove sul bus Pristina-Zurigo, fermato per un controllo, era stato individuato un viaggiatore che stava tentando di “esportare” dal Kosovo alla Svizzera centinaia di pillole blu contro l’impotenza.

Un anno fa era stato invece registrato il maggior sequestro nella regione, al confine tra Serbia e Kosovo, con un carico che fa intuire le dimensioni del mercato. Carico, nascosto in un camion, che comprendeva circa 1,5 milioni di pillole di finto Viagra “made in India”, arrivato in aereo in Macedonia e poi trasferito su un Tir via Kosovo e poi da lì in Serbia, probabile destinazione finale. Valore del carico sul mercato nero, oltre due milioni di euro.

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