In Sacchetta alloggi “deluxe” per ufficiali

Una vista splendida, che permette di ammirare Trieste come se si stesse comodamente seduti in barca in mezzo al golfo. Una posizione sulla quale il sole non tramonta mai, perché intorno non ci sono edifici, ma quasi esclusivamente barche attraccate e mollemente cullate dalle onde. La possibilità di raggiungere il centro cittadino in pochi minuti, costeggiando le Rive. Non è la pubblicità di un'agenzia immobiliare per un attico che tutti i triestini, nessun escluso, ha sognato almeno una volta nella vita. È la realtà che, fra qualche mese, potranno assaporare le famiglie dei quattro ufficiali e sottufficiali della Capitaneria di porto destinatari degli alloggi che saranno realizzati in Sacchetta nella palazzina, già parzialmente ristrutturata, che decenni fa ospitava i Frigoriferi generali, fra via Ottaviano Augusto e l’ex faro La Lanterna.
L’intervento predisposto dall'Autorità portuale, che gestisce l'area, prevede che, al secondo e ultimo piano dell'edificio, attualmente ancora al grezzo, siano ricavati quattro appartamenti: due, indicativamente, sui 60 metri quadrati e gli altri due di 100. «Lì andranno a vivere - spiega il comandante in seconda della Capitaneria di porto, il capitano di vascello Natale Serrano - le famiglie di nostri colleghi coniugati e con prole, che non possono utilizzare gli alloggiamenti al secondo piano dell'edificio che ci ospita in Riva Tre novembre, e che consistono in stanze per due o tre persone con bagno».
In Capitaneria operano circa 150 militari, fra personale di terra e di mare. «In gran parte - riprende Serrano - vivono in Capitaneria, altri in appartamenti privati di proprietà. Gli alloggi dell’edificio ex Frigoriferi generali saranno assegnati in base a una precisa graduatoria». E i fortunati avranno di che rallegrarsi.
Già ultimati invece il piano terra e il primo piano che, dall’altro ieri, sono utilizzati dalla Società triestina sport del mare. Al pian terreno, a eccezione di alcuni vani che ospiteranno la “Pikappa derby”, azienda che commercializza motori nautici, saranno ricoverate le imbarcazioni della sezione agonistica della Stsm. «Al primo piano, interamente affidato a noi - spiega il presidente della società, Guido Benci - abbiamo sistemato gli uffici, la palestra, la sala riunioni e il bar».
Progettista di questa parte della ristrutturazione è l’ingegner Stefano Patuanelli: «L’edificio consta di 4500 metri cubi - precisa - e inizialmente era suddiviso solo in piano terra e primo piano. Poi è stato costruito un nuovo solaio per creare un piano in più». Patuanelli, che è consigliere comunale del Movimento5Stelle, non nasconde una perplessità di fondo: «Un appartamento di 100 metri quadrati in quella posizione - commenta - sul mercato può valere senz’altro 600mila euro. Forse lo si poteva destinare diversamente, per cercare di sfruttare al meglio un patrimonio che è pubblico».
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