In regione tassa di soggiorno e musei gratis

Si punta a una card turistica obbligatoria. In ballo 20 milioni per il rilancio del comparto. Bolzonello: «In un momento di calo delle risorse c’è la necessità di pensare a questa misura»
Turisti a Trieste
Turisti a Trieste

La Regione ripensa alla tassa di soggiorno. Una soluzione per integrare il finanziamento del turismo regionale che non viene più vista come un “babau” rileva Sergio Bolzonello. «In un momento di calo delle risorse c’è la necessità di pensare a questa misura».

Non è detto tuttavia che si proceda al reinserimento diretto del balzello. «Vorrei proporre alla giunta una strada diversa o comunque integrativa – fa sapere il vicepresidente della Regione –. Riteniamo che all’interno di una card di servizi si possa inglobare quella che per i più oggi è la tassa di soggiorno». Il modello più recente è quello di Ferrara: una “Tourist card” consente ingressi gratuiti nei musei cittadini includendo la tassa di soggiorno.

Ragionamento a margine della presentazione del piano operativo 2015 (con proiezioni fino al 2017) di Turismo Fvg, ieri a Palmanova, un’agenda sostenuta da 15-20 milioni «per riportare in Friuli Venezia Giulia i turisti che ci hanno abbandonato». Bolzonello, presenti anche i tecnici della Four Tourism, la società di Josep Ejarque che ha scritto il piano quinquennale 2014-2018 cui si ispira la programmazione triennale, parte dalla conferma dei classici mare, montagna, cultura integrata al territorio e alle città d’arte, enogastronomia (la volontà è di concretizzare una “Gusto Fvg card”) e vi aggiunge il cosiddetto rurale. In una piattaforma che prevede 18 azioni, le novità sono i “pacchetti-prodotto”, segmentati per profili e provenienze geografiche, «un punto di svolta – spiega il vicepresidente – per posizionare a livello strategico il Friuli Venezia Giulia come destinazione “slow” in grado di offrire turismi tematici ad alto valore aggiunto».

Inseriti tra l’altro i prodotti montagna attiva, trekking, equiturismo, golf, motorbike e bike (c’è la possibilità di una manifestazione ciclistica d’eccellenza che dal Giappone arrivi fino allo Zoncolan), l’obiettivo «è di passare dal turismo di destinazione al turismo di motivazione, fino a quello esperienziale. Perché il turista sceglie oggi la destinazione in base alle esperienze che il territorio è in grado di prospettargli». Tra i temi anche il futuro dell’Agenzia di Villa Chiozza: «La fusione con Promotur sarà realizzata entro sei mesi».

Quanto alla presenza all’Expo di Milano, Bolzonello conferma le indiscrezioni: il Fvg sarà rappresentato in veste istituzionale dalla presidente Serracchiani, mentre sarà l’assessorato alle Attività produttive, assieme all’Ersa, a gestire la promozione del comparto vino. Più in generale gli accordi con le Frecce tricolori, i progetti per il centenario della Grande guerra, le reti d’impresa e l’utilizzo «più razionale» dei fondi europei «serviranno a cercare nuovi turisti».

Detto che Austria e Germania «rimangono i mercati di riferimento», la Regione «punta anche all’Est Europa e al Nord del continente, paesi per il quali il Fvg può diventare un obiettivo turistico». In programma, inoltre, nuove regole per l’acquisizione e la comunicazione dei dati statistici sulle presenze in regione e una revisione del criterio delle “stelle” di classificazione degli alberghi.

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