In regione i disoccupati salgono al 7% In 38mila a caccia di lavoro
TRIESTE. Con un panorama nazionale ed europeo a dir poco tetro, non ci si poteva aspettare che un netto peggioramento. Un inasprirsi cioè della disoccupazione e delle condizioni di lavoro, anche in Friuli Venezia Giulia. I numeri contenuti nel Rapporto 2012 sul mercato del lavoro del Fvg, illustrati dall’assessore competente Angela Brandi ieri a Udine, durante il convegno “Territori, imprese e lavoratori a confronto negli anni di crisi”, parlano proprio di questo. Della disoccupazione, cresciuta al 7%, con 6mila persone alla disperata ricerca di un impiego in più rispetto all’anno scorso. Delle assunzioni, diminuite dell’1,7%, dell’impennata delle iscrizioni nelle liste di mobilità e delle ore di cassa integrazione.
Numeri neri, insomma, che però sarebbero stati ben peggiori, come ha ricordato Brandi, se la Regione non avesse messo in campo un massiccio pacchetto di interventi ad hoc. Passando in rassegna i dati del rapporto emerge che nel corso del primo trimestre 2012 il tasso di occupazione in Fvg è calato dell’1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e si è attestato al 63%: sono 503.000 le persone occupate. Tutte le altre (abbondantemente più del doppio) non lavorano: minorenni, studenti, pensionati, casalinghe e disoccupati.
I settori che risultano maggiormente penalizzati sono l’industria, l’edilizia, l’agricoltura, il commercio e il turismo. Il tasso di disoccupazione raggiunge il 7% (resta comunque inferiore al 10,9% nazionale); le persone in cerca di un lavoro sono 38mila, 6mila in più rispetto al primo trimestre 2011. Inoltre, nei primi cinque mesi del 2012 i movimenti di assunzione sono stati 88.067, in calo rispetto al 2011 (-1,7%). Diminuisce il lavoro dipendente e si accresce quello domestico e intermittente. Il saldo movimenti di assunzione-cessazione risulta positivo per 17.524 unità, in calo di 1.742 unità rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, quando il saldo era risultato positivo per 19.266 unità.
Gli ingressi nella lista di mobilità sono stati 3.821 con un andamento in crescita del 21,3%. Per quel che riguarda gli ammortizzatori sociali emerge che la cassa integrazione raggiunge il valore di 11 milioni di ore autorizzate, in crescita del 28,1% rispetto al primo semestre del 2011. La deroga aumenta del 48,6%, seguita dalla Cigo con il 39,5% e dalla Cigs con un 20%.
L'assessore Brandi ha spiegato gli interventi "straordinari" messi in campo dalla Regione: «Le iniziative hanno impegnato sia il bilancio regionale, passato dai 15 milioni del 2008 ai quasi 50 del 2012, che le risorse del Fondo sociale europeo. Si pensi alla crescita delle risorse impiegate per incentivare e sostenere l’assunzione o la stabilizzazione di lavoratori, il cui stanziamento raggiunge nel quadriennio 2009-2012 i 68 milioni di euro, di cui 27 nel solo 2012; alle risorse utilizzate per attivare i lavori socialmente utili e quelli di pubblica utilità, che nel quadriennio hanno raggiunto il 50 milioni. E ancora - ha aggiunto l'assessore - alla dimensione degli impegni finanziari in favore degli ammortizzatori in deroga e delle relative politiche attive, ai finanziamenti per sostenere la formazione dei lavoratori disoccupati e alla promozione dei contratti di solidarietà per un importo di quasi 5 milioni».
Impossibile, però, davanti a questa situazione, non guardare a ciò che succede a Roma: «Mi chiedo se la riforma del mercato del lavoro - ha spiegato Angela Brandi - renderà effettivamente più dinamico il mercato del lavoro. Personalmente non ne sono convita». Infine Brandi si è concentrata sul ruolo dell'Agenzia del lavoro, che verrà soppressa dal decreto taglia-spesa del governatore Tondo.
«Nessuno pensi che si voglia liquidare l'esperienza dell'Agenzia - ha commentato l'assessore -. Confermo che i compiti e il personale (cui l'assessore ha rivolto il proprio ringraziamento, ndr) passeranno all'interno della direzione regionale, in uno specifico servizio. Il presente impone una riorganizzazione ed è compito della politica trasformare in maniera pragmatica la struttura».
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